Terremoto, appena estratto dalle macerie offre vino ai soccorritori

Quando Luciano Pieri ha rivisto la luce ha subito invitato i suoi 'angeli custodi' a bere vino nella sua tenuta di Frascati

Accumoli distrutta dal sisma (Ansa)

Accumoli distrutta dal sisma (Ansa)

Accumuli (Rieti), 24 agosto 2016 - Appena salvato dai soccorritori Luciano Peri, 65 anni, fin qui unico superstite dei dispersi di Accumoli, ha offerto vino ai suoi salvatori. "Non riesco a credere di essere scampato a questa tragedia in mezzo al mio materasso. Voi siete i miei salvatori, spero che in futuro, quando l'emergenza sarà finita, possiate bere vino con me nella mia tenuta a Frascati". 

Le prime parole di Luciano, una volta riemerso dalle macerie del crollo della sua abitazione che lo avevano sepolto vivo, sono piene di gratitudine e gioia. "Si è salvato per miracolo ed era così grato che ci ha invitato a bere con lui", racconta il capo squadra del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) dell'Umbria Mauro Guiducci, protagonista dell'unica buona notizia di oggi nel comune epicentro edel sisma.

Un salvataggio miracoloso: "Al momento della scossa era a letto, nel movimento tellurico il materasso gli si è richiuso addosso come un libro e lo ha protetto da tutti i lati - racconta il soccorritore - Quando lo abbiamo ritrovato vivo non volevamo crederci, lastroni di marmo lo avevano centrato senza danneggiarlo". 

Per Guiducci e i suoi, che si affiancano a squadre Cnsas provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo e l'unità cinofila del Friuli, il lavoro però non è finito: nelle prossime ore scaveranno ancora per cercare altri superstiti in altre frazioni di Accumoli, come Grisciano, Illica, Pescara del Tronto e Petrana, ma anche ad Amatrice. 

"Abbiamo svolto il nostro lavoro pure nei terremoti dell'Umbria e dell'Aquila, ma questa scossa ha colpito un territorio diverso, la situazione è troppo frastagliata, mi pare molto più simile a quello di Norcia, ma questo ha fatto molti più danni", afferma poi. 

Un lavoro rischioso, bisogna entrare in case fortemente lesionata, che possono crollare da un momento all'altro: "Non è facile, dalle esperienze precedenti i primi tre giorni sei irrequieto, dopo cominci a farci l'abitudine. Questo sempre con la consapevolezza che sei in una situazione di particolare rischio. Ecco perché abbiamo sempre una persona da fuori che controlla come sono le pareti intorno".