Terremoto, il 2016 anno orribile: oltre 53mila scosse in Italia

Numero impressionante: il doppio rispetto al 2014, il triplo rispetto al 2015. Il sisma del 30 ottobre è stato il più forte da quello dell'Irpinia del 1980

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Roma, 25 febbraio 2017 - Il 2016 è stato un 'annus horribilis' per i terremoti in Italia: oltre al sisma più forte da quello dell'Irpinia del 1980, sono state più di 53mila le scosse rilevate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Rispetto agli anni precedenti il numero è sensibilmente aumentato: si tratta del doppio rispetto al 2014  e del triplo rispetto al 2015", spiegano dall'Istituto. Un cifra altissima soprattutto perché la concentrazione si è avuta nell'Italia centrale, nelle città di Amatrice, Norcia e Visso.

Se la sismicità del 2014 e quella del 2015 sono state caratterizzate da numerose sequenze sismiche anche importanti come quella nel bacino di Gubbio - rileva l'Ingv - non è difficile capire la causa dell'elevato numero di terremoti del 2016, dovuto in grandissima parte alla sequenza sismica in Italia centrale iniziata il 24 agosto con un terremoto di magnitudo 6.0 localizzato in provincia di Rieti e proseguita con altri eventi di magnitudo al di sopra di 5.0 e soprattutto con il terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, il più forte mai registrato dalla Rete Sismica Nazionale in funzione dai primi anni '80.  

La maggior parte dei terremoti localizzati ha avuto comunque una magnitudo inferiore a 2: oltre 42mila eventi. Se ci si limita a contare i terremoti con magnitudo uguale o superiore a 2.5 (quelli per i quali l'INGV effettua una comunicazione al Dipartimento della Protezione Civile) sono circa 3400 gli eventi nel 2016, circa 5 volte quelli del 2015. Sono stati in totale 6 gli eventi di magnitudo maggiore di 5.0 avvenuti durante questo anno, 2 di magnitudo maggiore o uguale a 6.0 (gli eventi del 24 agosto, Mw 6.0 e del 30 ottobre, Mw 6.5). Altri 3 eventi di magnitudo compresa tra 5.0 e 6.0 sono stati localizzati nell'area della sequenza sismica in Italia centrale (24 agosto, 5.4, 26 ottobre, 5.4 e 5.9), mentre un altro terremoto di magnitudo 5.8 è avvenuto con epicentro nel mar Tirreno il 28 ottobre. 

Numerosi sono stati i terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0: 64 eventi, oltre 50 di questi localizzati nell'area della sequenza. La media giornaliera di eventi registrati dalla Rete Sismica Nazionale è stata intorno a 40 terremoti, mentre dal mese di agosto questa media è aumentata fino a raggiungere il valore di circa 300, con giorni in cui sono stati registrati oltre 600 eventi. Alla fine la media giornaliera di eventi registrati nel 2016 si attesta sui 145, decisamente più alta rispetto ai 40 del 2015 e ai 60 del 2014. Il 2016 è stato quindi caratterizzato, per i primi 7-8 mesi (gennaio a fino all'ultima settimana di agosto), da una sismicità in linea con gli ultimi anni e nei quattro mesi finali dalla sequenza sismica in Italia centrale che ha portato a stabilire alcuni record da quando esiste la Rete Sismica Nazionale.