Martedì 16 Aprile 2024

Oggi taxi in sciopero: "Rispetto, dignità, lavoro, legalità"

I sindacati dei tassisti confermano lo sciopero dalle 8 alle 22. Adesioni in tutta Italia, partiti i cortei. Uritaxi non aderisce: "Paura di ritorsioni". Anche Uber contro bozza decreto: "Non guarda al futuro"

Taxi in sciopero, file alla stazione Termini (Ansa)

Taxi in sciopero, file alla stazione Termini (Ansa)

Roma, 23 marzo 2017 - Nonostante la proposta presentata dal ministero dei trasporti, con una regolamentazione su ncc e auto bianche, i taxi oggi scioperano. Indetto da Unica Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Fast Tpnl, Uti Taxi, Movimento italiano tassisti, Faisa Confail Taxi, Usb settore taxi e Unimpresa dalle alle 8 del mattino, finirà alle 22. "Le organizzazioni del settore taxi - si legge in una nota - pur valutando positivamente lo sforzo dei Ministeri, non ritengono sufficiente, al momento il risultato raggiunto". Nicola Giacobbe di Unica taxi Cgil: "Il servizio taxi è fermo in tutta Italia. Ringrazio i tassisti che si stanno adoperando per fornire il servizio alle fasce deboli e chiediamo scusa agli utenti per i disagi".

A Roma è iniziata la manifestazione dei tassisti. Il corteo è partito dal Colosseo, percorrerà via dei Fori Imperiali per giungere a piazza Madonna di Loreto, all'angolo con piazza Venezia. In testa il gruppo di donne tiene uno striscione sul quale si legge: "Le tassiste informano. Rispetto, dignità, lavoro, legalità". 

A Napoli centinaia di taxi fermi dalle 10 di oggi, un corteo di circa 600 conducenti di auto pubbliche è partito da Porta Capuana diretto alla sede della Prefettura in Piazza Plebiscito. 

A Milano tutti fermi i taxi che normalmente fanno servizio a fianco della Stazione Centrale per i viaggiatori in arrivo. In piazza Luigi di Savoia i conducenti sono riuniti in assemblea sotto una bandiera tricolore riportante la frase: 'Governo abusivo spacciatore di abusivi'.

Ma c'è chi non aderisce, come il leader di Uritaxi Loreno Bittarelli: "Ci sono poche auto in giro anche perché i tassisti hanno paura di ritorsioni da parte di chi sta facendo lo sciopero". 

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Nessuna interruzione del servizio invece a Genova dove le organizzazioni sindacali di categoria dei tassisti: "Pur riconoscendo la vertenza sindacale in atto e le proteste indette a livello nazionale - si legge nella nota -, le organizzazioni sindacali genovesi non ritengono opportuno interrompere il servizio pubblico per evitare disagi all'utenza e per non favorire il fenomeno dell'abusivismo". Convocata un'assemblea straordinaria in piazza De Ferrari per oggi, dalle 10 alle 18.

Ieri ci sono stati anche momenti di tensione tra alcuni tassisti sulla proclamazione dello sciopero nazionale. Al termine dell'incontro al ministero dei Trasporti, alcuni rappresentanti della categoria hanno avuto un acceso diverbio sulla protesta e sono venuti alle mani. Un tassista ha urlato: "E' tutto lavoro che regaliamo ai nuovi soggetti, dovete venire a lavorare. Dobbiamo discutere. Il ministro ci ha messo la faccia e pure il ...". Il ministero ha invece ribadito la propria posizione, e sperava però nel rientro dello sciopero, soprattutto in un momento così delicato per la celebrazioni del Trattati di Roma.

 

Il governo nella sua bozza del decreto interministeriale (Trasporti-Sviluppo economico) proponeva ai tassisti soluzioni per "evitare pratiche di esercizio abusivo nell'attività di noleggio con conducente e del servizio taxi". Un testo aperto a modifiche, come ha sottolineato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Nencini. Cinque i punti principali: regole di prenotazione, rientro per gli Ncc, l'elenco online dei taxi con licenza, l'elenco degli Ncc autorizzati e un registro per le app.

UBER. NON GUARDA AL FUTURO - Uber non commenta negativamente la bozza di decreto: "Questa proposta di decreto è molto deludente perché non guarda al futuro ma limita ulteriormente il mercato confondendo le regole e riuscendo a non accontentare alcuna delle parti coinvolte. Una vera riforma dovrebbe aprire a nuove soluzioni di mobilità per i consumatori, anche a basso costo, mentre questa proposta fa esattamente l'opposto e rischia di lasciare senza lavoro decine di migliaia di professionisti del noleggio con conducente".