Giovedì 18 Aprile 2024

Statali, dal telelavoro agli asili nido: le novità pro-famiglia in arrivo

Settimana clou per il pubblico impiego e per la riforma Madia. Attesi anche il Testo unico con la stretta contro gli assenteisti e i decreti su partecipate e dirigenza sanitaria

Asilo

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Roma, 12 febbraio 2017 - Settimana decisiva per la pubblica amministrazione. Dopo vari rinvii, il Consiglio dei ministri della prossima settimana esaminerà i correttivi ai decreti legislativi bis su società partecipate e dirigenza sanitaria, ma contestualmente arriverà in Cdm anche la grande riforma del pubblico impiego, cuore della delega per la riorganizzazione della P.a.

Tante le novità in arrivo pro famiglia, dal telelavoro ad altre formule flessibili per venire incontro a mamme e papà con l'obiettivo di conciliare i tempi di vita e lavoro. Il governo sta infatti lavorando a una direttiva ad hoc per dare attuazione a quanto previsto dalla riforma Madia, dove si prevede che almeno il 10% dei dipendenti pubblici, dove lo richiedano, entro il 2018, possa avvalersi di nuove modalità spazio-temporali di lavoro. Nella stessa direzione vanno le convenzioni con gli asili nido e le misure per agevolare il ricorso al part time.

La delega Madia prevede, infatti, che le amministrazioni stringano accordi con nidi e scuole dell'infanzia, sempre nei limiti delle risorse disponibili. Viene aperta anche la possibilità di organizzare, anche d'intesa con altre amministrazioni, campi estivi per i figli dei dipendenti: servizi di supporto alla genitorialità aperti durante i periodo di chiusura delle scuole. 

Le linee guida per procedere su questo fronte dovrebbero rientrare nella direttiva che la ministra dell pubblica amministrazione starebbe stendendo insieme alla sottosegretaria Maria Elena Boschi, che ha la delega alle parti opportunità. Insomma ci sarà anche una direttiva apposita per un restyling del lavoro pubblico in versione 'family firendly'.

Ma le novità per gli statali non finiscono qui: sono infatti previsti il rinnovo dei contratti e l'arrivo del Testo Unico (il decreto che disciplina i rapporti di lavoro). Quest'ultimo, in particolare, prevede una stretta contro gli assenteisti. Verranno infatti intensificati i controlli per chi resta a casa in continuità di un fine settimana o di giornate festive, in determinati periodi di lavoro intenso nei quali è necessario assicurare continuità all'erogazione dei servizi all'utenza (ad esempio per scadenze fiscali); i contratti stabiliranno le sanzioni disciplinari. Inoltre le verifiche fiscali relative alle assenze per malattia saranno accentrate presso l'Inps, le fasce orarie di reperibilità saranno armonizzate e i controlli avranno cadenza sistematica e ripetitiva. 

Il Testo Unico conterrà poi un piano di assorbimento per i precari e un nuovo sistema per le assunzioni, basato su piani triennali dei fabbisogni; sarà fissato un tetto del 20% alle graduatorie degli idonei dei concorsi.