Venerdì 19 Aprile 2024

Statali e licenziamento, sì alla riforma Madia. Cosa cambia

Le nuove regole con l'approvazione definitiva dei decreti legislativi. "Cartellino rosso dopo 3 anni di valutazioni negative"

Marianna Madia, ministro della semplificazione per la pubblica amministrazione  (Ansa)

Marianna Madia, ministro della semplificazione per la pubblica amministrazione (Ansa)

Roma, 19 maggio 2017 - Licenziamenti più facili per i dipendenti pubblici. Lo stabilisce la Riforma Madia, avviata dal governo Renzi e approvata oggi in via definitiva dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento cambia volto al pubblico impiego e inserisce, tra le altre cose, nuovi criteri di licenziabilità con maglie più strette. Gli statali che abbiano ricevuto valutazioni negative per tre anni consecutivi, potranno essere mandati a casa. Il giro di vite riguarda furbetti del cartellino e assenteisti ma anche i dipendenti che violino in modo grave i codici di comportamento e gli 'scansafatiche'. Tante le novità introdotte dai decreti legislativi che attuano la riforma della pubblica amministrazione. Ecco i dettagli. 

LICENZIAMENTI - La Riforma stabilisce un nuovo codice disciplinare e i relativi licenziamenti: 10 i casi previsti per la sanzione massima, nonché il licenziamento per il dirigente che, con dolo o colpa grave, evita di attivare e concludere i procedimenti disciplinari. Cartellino rosso anche per i dipendenti che ricevono per tre anni di fila valutazione negativa per scarso rendimento. Sanzioni per gli assenteisti del weekend. 

Il tempo massimo per concludere l'azione disciplinare viene riportato a 120 giorni, come è già oggi (la precedente versione del decreto invece limitava i giorni a 90). I termini però vengono considerati "perentori", cioè non prolungabili.  Resta fermo per gli illeciti colti in flagranza (vedi 'furbetti del cartellino'), la procedura per il licenziamento deve concludersi in 30 giorni. 

STOP PREMI A PIOGGIA - "La valutazione nella pubblica amministrazione non serve a fare liste di buoni o cattivi o a togliere per forza in una logica punitiva centinaia di euro a stipendi non altissimi" ha spiegato il ministro Madia. "La valutazione serve ed è fondamentale - ha aggiunto - per questo superiamo i premi a pioggia e obblighiamo alla differenziazione, in una logica non punitiva ma di potenziamento dei servizi ai cittadini". 

ASSUNZIONE DEI PRECARI STORICI - Con i decreti legislativi approvati si dà il via libera alle assunzioni 'extra' per la stabilizzazione dei precari storici (cha abbiano partecipato a un concorso). E' necessario aver partecipato a un concorso pubblico, aver lavorato almeno tre anni negli ultimi otto (anche in diverse amministrazioni), e aver maturato i requisiti fino al 31 dicembre di quest'anno.  

VISITE FISCALI - Le visite fiscali saranno affidate all'Inps e non più alle Asl e avranno gli stessi orari, a partire dal primo settembre, previsti per i privati.

INGLESE NEI CONCORSI - La Riforma prevede l'obbligatorietà di inserire la conoscenza dell'inglese come criterio di valutazione nei concorsi pubblici. 

RIPARTONO I CONTRATTI - Con l'approvazione del Testo Unico sulla PA, il governo ha "le carte in regola dal punto di vista normativo per riaprire la stagione contrattuale", ha detto il ministro Madia, poi ripresa dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "Può finalmente iniziare, dopo oltre otto anni di blocco, la nuova stagione della contrattazione".