Venerdì 19 Aprile 2024

Sindone, nuove prove: "Avvolse un uomo torturato a morte"

Nuovi esami sulla tela conservata a Torino avvalorano l'ipotesi delle torture

Un'immagine d'archivio della Sacra Sindone (Ansa)

Un'immagine d'archivio della Sacra Sindone (Ansa)

Roma, 21 settembre 2017 - Nuove ricerche confermano che l'uomo avvolto nella Sindone è stato sottoposto a pesanti torture, prima di una morte crudele. Lo attestano alcune prove biologiche ritrovate sulla tela conservata a Torino dal 1578, e ritenuta da molti il lenzuolo in cui il corpo di Gesù di Nazareth è stato avvolto dopo la sua morte per crocifissione. 

Dopo la recente scoperta di una sostanza spia della degradazione di sangue e fibre muscolari nel lino della Sindone, l'identificazione di un'altra sostanza, la biliverdina, anche questa legata alla degradazione del sangue, avvalora l'ipotesi delle torture. 

Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista Applied Spectroscopy, e nasce dalla collaborazione tra Giulio Fanti, del dipartimento di Ingegneria industriale dell'università di Padova, e Jean-Pierre Laude, dell'azienda francese Horiba Jobin-Yvon, specializzata in tecniche di analisi. 

La nuova sostanza è stata identificata tra le fibre della Sindone grazie alla tecnica della spettroscopia Raman, che riconosce la struttura delle molecole come fosse una sorta di impronta digitale. La biliverdina è prodotta dalla degradazione dell'eme, un componente di proteine di sangue e muscoli.

La ricerca rappresenta un ulteriore passo in avanti negli studi sull'autenticità della Sindone, dopo la recentemente scoperta, pubblicata sulla rivista Plos One, e frutto della collaborazione fra università di Padova e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che aveva riconosciuto sulla sacra tela la presenza di un componente del sangue come la creatinina e di una proteina presente in molti tessuti, come la ferritina. 

I due risultati sembrano quindi confermare le terribili sofferenze e l'atroce morte subita dall'uomo avvolto nella Sindone. Fanti spiega: "Infatti un trauma produce la biliverdina come degradazione dell'emoglobina nel sangue e la creatinina con ferritina risulta dalla degradazione delle fibre muscolari". Il ricercatore non ha dubbi: "E' confermato il fatto che essa realmente ha avvolto un uomo torturato a morte, è molto improbabile che un artista, forse nei secoli passati, sia stato in grado di aggiungere tutti questi dettagli alla sua opera d'arte". Sindone è stata oggetto di numerose indagini tecnico-scientifiche.