Martedì 23 Aprile 2024

Si dice sindaco o sindaca? In Sardegna una legge impone il femminile

Sull'isola il linguaggio di genere nelle istituzioni diventa obbligatorio. Da oggi in tutti gli atti ufficiali della Regione le donne in ruoli istituzionali saranno chiamate con il termine femminile

Sindaca (Ansa)

Sindaca (Ansa)

Cagliari, 12 ottobre 2016 - Il nuovo corso l'ha inaugurato Virginia Raggi. "Chiamatemi 'sindaca' - disse appena insediata in Campidoglio - lo dice l'Accademia della Crusca". Ora il linguaggio di genere nelle istituzioni diventa obbligatorio, almeno in Sardegna. Da oggi in tutti gli atti ufficiali della Regione si dovrà distinguere: sindaca (così come assessora, commissaria, direttrice, consigliera e prefetta ecc,) se donna, sindaco se uomo.

La novità è contenuta nella legge sulla semplificazione, approvata dal Consiglio regionale, e promossa dalla consigliera del Centro democratico Anna Maria Busia.  Entro sei mesi dall'entrata in vigore del provvedimento legislativo, dovranno essere emanate le linee guida per l'applicazione della norma prevedendo di adottare "un linguaggio non discriminante rispettoso dell'identità di genere, mediante l'identificazione sia del soggetto femminile che del soggetto maschile negli atti amministrativi, nella corrispondenza e nella denominazione di incarichi, funzioni politiche e amministrative". 

Non solo, tutti i testi dovranno essere rivisti e corretti per "promuovere una nuova coscienza linguistica". A curare la revisione del "lessico giuridico e amministrativo di atti, provvedimenti e comunicazioni" ci penserà la struttura della Giunta preposta alla comunicazione istituzionale.