Mercoledì 24 Aprile 2024

Scontri alla Sapienza per il convegno con la Fedeli. "No tagli all'università"

Lanci di uova contro l'edificio, quaranta denunciati. La ministra Fedeli: "Sì al confronto, no a violenze e sopraffazioni"

Scontri alla Sapienza: studenti contestano la ministra Fedeli (Ansa)

Scontri alla Sapienza: studenti contestano la ministra Fedeli (Ansa)

Roma, 14 marzo 2017 - Disordini e tafferugli tra un gruppo di studenti e le forze dell'ordine alla Sapienza per il convegno "Dopo la riforma: università italiana, università europea?", promosso dall'associazione Treelle alla presenza della ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. i. 

Gli studenti - alcune decine - hanno iniziato a contestare la "politica dei tagli" all'università esponendo alcuni striscioni. All'arrivo della Fedeli hanno intonato slogan come "fuori i padroni dall'universita''. Circa 45 minuti dopo, con il ministro che era già entrato nella gipsoteca all'interno della facoltà, dove si svolge il convegno, alcuni di loro hanno cercato di entrare con la forza all'interno dell'edificio, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine presenti. Sono quindi volati un po' di calci e pugni e gli studenti hanno utilizzato alcuni cartelloni per aggredire i poliziotti in borghese. Sono stati comunque respinti e alcuni di loro sono andati via, mentre altri sono rimasti. Su uno striscione si legge: "Avete fate un deserto e lo avete chiamato università! Non ci arrendiamo al vostro futuro di precarietà''. Alcuni studenti, dopo essere stati respinti, hanno lanciato delle uova colorate contro polizia e l'edificio.

Quaranta manifestanti sono già stati identificati e, vagliate le loro posizioni, anche grazie alla immagini riprese dalla Polizia scientifica, saranno deferiti all'Autorità giudiziaria.

LA REPLICA DELLA FEDELI - "L'ho già detto il giorno in cui ho presentato alle Camere le linee programmatiche del Ministero che ho l'onore di rappresentare, lo ripeto oggi: parlare con tutti coloro che vivono e rappresentano il mondo della scuola, dell'università e della ricerca è e sarà il cuore del mio metodo di lavoro. Ascolterò, dialogherò, cercherò soluzioni il più possibile condivise. Ma, sottolineo ancora oggi, il dialogo richiede rispetto reciproco, non è possibile nessuna apertura di fronte a chi ricorre alla violenza o alle intimidazioni". La Ministra, saputo che alcuni agenti sono rimasti feriti nel corso dei tafferugli, ha espresso "solidarietà" alle forze dell'ordine.