Mercoledì 24 Aprile 2024

San Gennaro, perché il sangue si scioglie

Negli anni tanti studi, più o meno scientifici, hanno cercato di svelare il 'mistero' della liquefazione

Miracolo di San Gennaro (LaPresse)

Miracolo di San Gennaro (LaPresse)

Napoli, 18 settembre 2016 - E' il giorno del miracolo di San Gennaro. A Napoli, fedeli e non solo, attendono il rinnovarsi del miracolo dello scioglimento del sangue del Santo. Una tradizione iniziata nel lontano nel 1389 e che si ripete secondo cadenze regolari tre volte l'anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio; il 19 settembre e il 16 dicembre). E nel giorno del miracolo, il sangue contenuto in due ampolle custodite al Duomo, si scioglie e ritorna nuovamente liquido. Per i napoletani, la liquefazione è segno di buon auspicio e quando viene a mancare è interpretato come profezia di imminenti sventure.

Ma perché il sangue di San Gennaro si scioglie? Nel corso degli anni tanti studi, più o meno scientifici e tante teorie si sono susseguite. 

LA CHIESA - La Chiesa ha da sempre adottato una posizione molto prudente, sostenendo che non ci sono prove che il sangue di quelle ampolle appartenga effettivamente al Santo e che non ci sono abbastanza elementi né per dimostrare né per escludere che il fenomeno abbia spiegazioni fisiche. Secondo l'Uccr (Unione Cristiani Cattolici Razionali) quello della liquefazione non è mai stato considerato un 'miracolo' da parte della Chiesa cattolica, qualcuno ha parlato piuttosto di prodigio. 

LA SCIENZA - Tra gli scettici invece, compresi alcuni studiosi del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), era dominante l'ipotesi per cui alla base della liquefazioni ci fosse la tissopria (la capacità di alcuni fluidi quasi solidificati di passare, se opportunamente agitati, allo stato liquido). E anche l’astrofisica Margherita Hack, tra i fondatori del Cicap, ribadì che si tratterebbe "solo una reazione chimica".  La teoria però è stata smontata negli anni: infatti oggi non ci sono dubbi sul fatto che nelle due ampolle ci sia del sangue. La conferma arrivò già nel 1902 grazie ad alcuni scienziati, e ulteriori conferme si susseguirono negli anni, fino all'ultima avuta nel 2010.

Ma tutte le teorie circolate negli anni non hanno mai sconfortato i credenti, che vivono l'evento come un mix di religiosità, supertistione e anche tradizione.

FOCUS/ San Gennaro, cosa è successo quando il sangue non si è sciolto