Il plauso del procuratore Alfonso alla giornalista del Carlino, Sabrina Pignedoli: "Ha respinto pressioni per non scrivere"

«Il tentativo di compressione della libertà di stampa è stato respinto e io credo che la vostra collega per questo meriti un plauso» ha spiegato Roberto Alfonso. L'accusa è rivolta a Domenico Mesiano, poliziotto arrestato

Il procuratore capo Roberto Alfonso  (FotoSchicchi)

Il procuratore capo Roberto Alfonso (FotoSchicchi)

Reggio Emilia, 28 gennaio 2015 - Un plauso è arrivato per la giornalista de Il Resto del Carlino e corrispondente da Reggio Emilia dell'Ansa Sabrina Pignedoli sottoposta a pressioni per non pubblicare notizie tra i risvolti dell'indagine della Dda di Bologna.

«Il tentativo di compressione della libertà di stampa è stato respinto e io credo che la vostra collega per questo meriti un plauso» ha spiegato il procuratore di Bologna Roberto Alfonso. 

In particolare l'accusa delle minacce alla cronista del Carlino è rivolta ad un poliziotto, Domenico Mesiano, ex autista del questore, arrestato, che deve rispondere anche di concorso esterno in associazione mafiosa.

"Ho pubblicato per il Resto del Carlino una serie di notizie che riguardavano la cena emersa poi in questa operazione e i provvedimenti prefettizi che sono seguiti nei riguardi di alcuni partecipanti. Dopo un articolo mi ha telefonato Mesiano dicendo che non dovevo più pubblicare pezzi. Ho parlato subito con i miei capi e abbiamo concordato fosse giusto segnalare la cosa. Vorrei ringraziare la procura antimafia di Bologna e il mio giornale", ha dichiarato la Pignedoli. A quanto si apprende, è al vaglio la possibilità di sottoporre la cronista ad una forma di vigilanza o tutela.