Martedì 23 Aprile 2024

Rigopiano, Gianluca Ginoble del Volo: "Io, salvo per miracolo"

Il cantante del celebre trio, originario di Roseto degli Abruzzi, doveva essere tra gli ospiti dell'hotel travolto dalla valanga

Gianluca Ginoble del trio Il Volo (Bettolini)

Gianluca Ginoble del trio Il Volo (Bettolini)

Roma, 19 gennaio 2017 - Ha giocato un ruolo decisivo il destino nella tragedia di Rigopiano. Se gli ospiti dell'hotel travolto dalla slavina sono stati bloccati dal ritardo dello spazzaneve che doveva arrivare a pulire la strada, qualcun altro l'ha scampata per un puro caso. Gianluca Ginoble, componente del trio Il Volo, è infatti sotto choc. "Dovevo essere all'hotel Rigopiano in questi giorni. Sono scampato per miracolo alla tragedia, ma sono disperato per quello che è accaduto e per i morti, era un posto meraviglioso e Roberto (Del Rosso, ndr) il proprietario un mio caro amico", racconta all'Ansa il ventunenne cantante originario di Roseto degli Abruzzi. 

E proprio lì l'architetto proprietario dell'albergo sarebbe dovuto andare a prenderlo martedì mattina per portarlo a Rigopiano per qualche giorno di relax. "Ho pianto tutta la notte guardando i notiziari - dice sommesso - è un dramma e io potevo essere lì sotto. Quel posto non era pericoloso affatto, era un luogo magico, bellissimo dove ti andavi a riconciliare con la natura. La dependance era un sogno, si chiamava La casa del bosco". 

"In hotel ci sono stato varie volte, ormai ero diventato amico di Roberto, stava lavorando al progetto della mia casa e anche per questo sarei dovuto essere lì in questi giorni, in tranquillità e in amicizia". Gianluca Ginoble è tristissimo: "Temo il peggio anche per lui. Il suo ultimo sms è di martedì sera: la mattina di quel giorno alle 9 doveva venirmi a prendermi ma non lo ha fatto e la sera mi ha scritto 'l'Abruzzo è in queste ore messo a dura prova'. Poi più niente, ieri sera abbiamo provato a mandare un messaggio, ma non ha risposto mai più...sono senza parole". 

L'amicizia, nata per caso con Del Rosso un anno fa, si era cementata sul terreno comune abruzzese. "Ci sentivamo quasi ogni giorno, in uno dei suoi ultimi messaggi mi ha scritto 'io e te abbiamo una missione: valorizzare questa terra meravigliosa che è l'Abruzzo' ". L'Hotel Rigopiano lo aveva disegnato lui, racconta ancora Ginoble, e non se ne allontanava mai e anzi quando capitava ci fosse tanta neve andava lui a prendere i clienti. "Ormai era frequentato anche dall'ambiente dello spettacolo, ci era stato Tornatore che a maggio sarebbe dovuto tornare, così mi aveva detto. E invece tutta questa neve e il terremoto a dare il colpo di grazia. I soccorritori stanno facendo l'impossibile ma ormai Rigopiano non c'è più".