Sabato 20 Aprile 2024

Vaccini, polemica su Report. Scienziati: "Falsità intollerabili"

Esperti all'attacco dopo l'inchiesta sul vaccino contro il papilloma virus. Lorenzin: "Grave atto di disinformazione"

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute (Lapresse)

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute (Lapresse)

Roma, 18 aprile 2017 - La puntata di Report, andata in onda lunedì sera su Rai Tre e dedicata al vaccino contro il Papilloma virus (Hpv) ha suscitato un'ondata montante di polemiche. Da parte degli scienziati ma anche di esponenti politici, a partire dalla deputata Pd Anna Ascani che racconta la sua esperienza con la malattia e lancia un appello ai genitori: "se avete delle figlie date retta ai dottori, non a Report, e fatele vaccinare. Sono convinta che vi ringrazieranno". Interviene anche la Lorenzin, che bolla la trasmissione come un "grave atto di disinformazione". E mentre i genitori del Moige si dicono 'preoccupati', l'unico a difendere la trasmissione è il M5S: "Report non si tocca, è libera informazione".

LA TRASMISSIONE - Secondo l'inchiesta di Report, in sostanza, i casi di reazioni avverse al vaccino anti papilloma virus (Hpv), collegato all'insorgere del tumore al collo dell'utero, sono stati sin qui "sottovalutati". L'Italia è stato il primo Paese europeo a introdurre il vaccino - ne esistono due tipi, di due diverse case farmaceutiche - ma ottenere la segnalazione di un'eventuale reazione avversa, secondo il reportage, sarebbe estremamente difficile, nonostante il medico curante per legge sia obbligato a farla entro 36 ore: in ogni caso, i dati dell'Aifa e quelli delle varie Regioni non sarebbero omogenei. Dopo aver sottolineato, per bocca del conduttore Sigfrido Ranucci, di "non essere contro l'utilizzo dei vaccini", Report ha dato spazio a voci 'pro' e 'contro' il vaccino anti Hpv e ricordato come gravi effetti collaterali indesiderati sono stati denunciati in diversi Paesi come Francia, Gran Bretagna e, soprattutto, Danimarca: qui in un reclamo al mediatore europeo, l'Ema (Agenzia europea del farmaco) è stata accusata di "scarsa trasparenza" e "sottovalutazione" del fenomeno. Ma esiste uno studio della stessa Ema, citato in trasmissione, che nega l'esistenza di legami provati tra la somministrazione del vaccino e le reazioni avverse denunciate.

"Grave diffondere la paura"

BEATRICE LORENZIN - "Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche è un atto di grave disinformazione ed è quanto ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report, dedicata al vaccino contro il Papilloma virus, il primo vaccino contro il cancro che l'uomo è riuscito a produrre", attacca la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, sottolineando che si tratta di un vaccino "sicuro e di grande efficacia, a differenza di quanto è stato fatto affermare sulla tv pubblica, senza alcun contraddittorio". Report, rileva poi Lorenzin in una nota, "ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, instillando timore nei confronti di una pratica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale. I più grandi virologi mondiali affermano che le evidenze scientifiche dimostrano in maniera inoppugnabile come l'anti Hpv sia dotato di un ottimo profilo di sicurezza e di una straordinaria efficacia".

"Vaccino sicuro e di formidabile efficacia"

ESPERTI ALL'ATTACCO - "Diffondere la paura raccontando bugie è quello che ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report dedicata al vaccino contro il Papilloma virus, il primo vaccino contro il cancro che l'uomo è riuscito a inventare - attacca su Facebook Roberto Burioni, professore ordinario Microbiologia e Virologia del San Raffaele di Milano - Un vaccino sicuro e di una formidabile efficacia, a differenza di quanto fatto affermare senza contraddittorio in televisione. Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, a individui senza alcuna autorevolezza e ha mescolato sapientemente possibili tangenti e ipotesi non confermate per ottenere un effetto abominevole: instillare timore nei confronti di una pratica medica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da una morte atroce". Per Burioni, "diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile. E' abusare in maniera perversa della libertà di opinione. E' come gridare 'c'è una bomba' in uno stadio affollato per vedere la gente che fuggendo calpesta i bambini", aggiunge. E il post è 'condiviso' sul social da Matteo Renzi.

Anche la  la Società Italiana di Virologia (SIV-ISV) parla di  "grave atto di disinformazione" E precisa che "la correlazione tra gli effetti collaterali del vaccino, che nel servizio televisivo venivano attribuiti all'adiuvante chimico e ad altri potenziali contaminanti metallici, è smentita da ricerche approfondite e da studi effettuati su centinaia di migliaia di pazienti".

"La Rai trovi il modo di riparare"

L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE - Il senatore Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, annuncia un'interrogazione urgente per verificare la correttezza della trasmissione. "Sulla salute e la prevenzione non si può sbagliare - dice - Ci sono in gioco vite e destini di milioni di persone. In particolare sono inammissibili errori da parte del servizio pubblico". E ancora: "E' inammissibile che il servizio pubblico tratti il tema dei vaccini senza poggiare su basi scientifiche con il rischio di provocare confusione e disincentivare l'uso di vaccini che sono veri e propri 'salvavita' comprovati dalle prove attestate dalla comunità scientifica".  La senatrice Pd Francesca Puglisi chiama in causa il direttore generale Campo Dall'Orto: "Spero che il dg Campo Dall'Orto e Rai 3 trovino il modo per riparare al danno fatto da Report, magari concordando una campagna con il ministero della Sanità". Contro la Rai si scaglia anche il senatore Dem Andrea Marcucci che twitta: "Intollerabile che dal servizio pubblico vengano diffuse falsità contro i vaccini".

"Presto una campagna sull'importanza dei vaccini"

COMUNICAZIONE RAI - In merito la Rai ha diffuso un comunicato : "Rai è da sempre a supporto delle campagne vaccinali. I vaccini sono indiscutibilmente una delle più grandi scoperte scientifiche della storia, con la loro efficacia hanno permesso di ridurre drasticamente la mortalità o debellare totalmente malattie un tempo incurabili o gravemente invalidanti. Per questo motivo Rai, che raggiunge milioni di persone in ogni parte d'Italia, in tutte le trasmissioni informative e in quelle di infotainment ha sempre sostenuto l'unico punto di vista possibile: i vaccini sono un fondamento della medicina moderna che non può essere messo in discussione". E la nota continua: "Proprio per questo, su temi così rilevanti come la salute dei cittadini e a prescindere dalle polemiche di queste ore intorno alla trasmissione Report di ieri sera, l'informazione del Servizio pubblico continuerà a sostenere la divulgazione scientifica. Proprio in queste settimane Rai sta lavorando a una campagna che sensibilizzi ulteriormente l'opinione pubblica sull'importanza dei vaccini, non solo da un punto di vista individuale, ma anche da quello della responsabilità verso la società intera. La campagna, che avrà diffusione massiccia e pervasiva, sarà pronta entro giugno", conclude la Rai.