Il rapper bresciano fuggito in Siria finisce nella lista nera Usa

Il Dipartimento di Stato: significativi rischi che possa commettere atti terroristici. In Italia era stato arrestato e subito rilasciato

Anas El Abboub (secondo da destra) il marocchino residente nel bresciano, arrestato nel 20

Anas El Abboub (secondo da destra) il marocchino residente nel bresciano, arrestato nel 20

Roma, 28 settembre 2016. Cresciuto a Brescia, rapper in passato, combattente per l’Isis in Siria e ora sulla lista nera dei terroristi internazionali del Dipartimento di Stato Usa. Si chiama Anas el-Abboubi, 24 anni, Mc Khalif da rapper. Secondo gli Stati Uniti «pone significativi rischi di commettere atti terroristici» ed è tra i 50 foreign fighters di origine italiana che stanno combattendo in Siria. El-Abboubi è nato in Marocco nel ’92 ed arriva in Italia a 7 anni. Cresce a Vobarno in provincia di Brescia dove, nel 2013, viene arrestato dalla Digos. Le accuse sono: addestramento con finalità di terrorismo internazionale e incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi. Il sospetto è che che volesse fare attentati alla stazione ferroviaria di Brescia, alla caserma Goito e al cavalcavia Kennedy. Viene scarcerato due settimane dopo e, a distanza di pochi mesi sparisce.

Parte da Malpensa per Istanbul e dalla Turchia passa in Siria. Il suo nome di battaglia diventa ‘Abu Rawaha al Italy’. In Rete, nel giugno dello scorso anno, si mostra in un video insieme ad altri combattenti. Le chiamate alla famiglia vengono intercettate, parla da un telefono siriano. «Tutto bene grazie ad Allah, avevo chiamato solo per sapere come state...sono in guardia...in un posto, non so dove, non mi interessa sapere...» dice Anas. Il padre gli chiede se vuole tornare e di non preoccuparsi, che non gli accadrà nulla, ma lui è categorico: «Ma vuoi che mi diano dieci anni di prigione? Sai dove sono o no? mica stiamo scherzando qua?». E poi: «Lascia stare, anche quello, lo chiami modo di vita che un essere umano potrebbe vivere là? Vivi con loro come un cane, maledetti?».