Giovedì 25 Aprile 2024

Rai, il cda: "Da aprile tetto agli stipendi anche per gli artisti"

Massimo fissato a 240mila euro. Ma l'ultima parola spetta al Mef

Antonella Clerici durante il suo nuovo programma "Standing Ovation" (Ansa)

Antonella Clerici durante il suo nuovo programma "Standing Ovation" (Ansa)

Roma, 23 febbraio 2017 - Ora la patata bollente dei compensi degli artisti e dei conduttori Rai passa al Mef. Con una decisione in serata il cda di viale Mazzini ha dato mandato al direttore generale Antonio Campo Dall’Orto di far scattare da aprile, a meno che il dicastero guidato da Padoan non si esprima in maniera diversa, la tagliola dei 240mila euro lordi annui anche per i contratti dei personaggi di spicco delle trasmissioni Rai. Nel mirino professionisti come Carlo Conti, Fabio Fazio, Antonella Clerici, Amadeus. Ma anche Massimo Giletti, Flavio Insinna, Bruno Vespa, Lucia Annunziata. Dopo manager e giornalisti dipendenti, dunque, anche le star della tv finiscono sotto la mannaia della riforma dell’editoria approvata lo scorso ottobre. Ma quella del cda Rai non è una decisione definitiva, ma più che altro un modo di sollecitare il ministero ad assumersi la responsabilità, in quanto azionista e regolatore, di risolvere un possibile rischio a carico degli attuali organi di gestione della Rai.

A spiegarlo è una nota della stessa azienda: "Abbiamo chiesto a più riprese supporto interpretativo al Mef ma, allo stato, non è ancora pervenuta risposta. Dobbiamo proteggere l’azienda dalle pesanti ricadute che un’applicazione immediata del limite retributivo sulle collaborazioni artistiche avrebbe avuto sull’intero equilibrio aziendale, sulla sua redditività e capacità di operare sul mercato". In assenza di risposte dal Mef si andava determinando e protraendo "una pericolosa indeterminazione nell’interpretazione della legge". Il rischio grosso è che la Rai possa perdere pezzi importanti dell’intrattenimento, e lo evidenzia il consigliere Franco Siddi: "Se il governo o il Parlamento ci dirà che la legge non si applica ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica ne saremo felici". Dello stesso avviso il consigliere Arturo Diaconale.

Quanto ai diretti interessati, parla l’ex presidente Rai Lucia Annunziata: "Non c’è problema, è una legge dello Stato, una decisione del cda Rai, io obbedisco". Bruno Vespa si dice fiducioso: "Credo che il cda abbia voluto in qualche modo invitare il ministero dell’Economia a una decisione di buon senso, se si vuole che la Rai resti nel mercato. E poiché il ministro Padoan ha dato molte prove di essere una persona di grande buon senso, sono fiducioso che si troverà presto una soluzione". "Ho chiesto e insistito senza sosta anche su questo punto – afferma il presidente della Vigilanza Roberto Fico –. Le cose arrivano con un lavoro serio e quotidiano. Teniamo alta la guardia perché non finisce qui". "Tetto a stipendi Rai: promessa mantenuta – sottolinea il deputato del Pd Michele Anzaldi –. Le leggi vanno applicate. I ministeri hanno compito di governare e non di dare pareri". "Bene il cda Rai – scrive il collega di FI Renato Brunetta –. Rispettare la legge e il tetto agli stipendi anche per le star. Stop ai privilegi con i soldi del canone degli italiani".