Martedì 23 Aprile 2024

Qualità della vita 2018, Bolzano al top. Tonfo Roma: la classifica

La capitale perde ben 22 posizioni e scivola all'85° posto. Fanalino di coda il sud con Vibo Valentia

La piazza del Campidoglio a Roma (Lapresse)

La piazza del Campidoglio a Roma (Lapresse)

Roma, 18 novembre 2018 - Bolzano si conferma la provincia dove si vive meglio, Vibo Valentia è invece quella dove si sta peggio. Roma fa un balzo indietro, retrocedendo di ben 22 posizioni nella classifica sulla Qualità della vita 2018 nell'indagine realizzata da Italia Oggi (in edicola domani) con l'Università La Sapienza di Roma. La ricerca, che fotografa modelli virtuosi e criticità sulla base di nove 'griglie' di analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), premia come già nel 2017 la provincia altoatesina, piazzando alle sua spalle quelle di Trento e Belluno

Nel resto della top ten di questa ventesima edizione si trovano tutte città che hanno recuperato rispetto all'anno scorso, salvo Treviso, passata dalla sesta alla nona posizione. Al quarto posto c'è Siena, che ha recuperato sette posizioni (era undicesima), seguita da Pordenone (che passa dalla nona alla quinta) e da Parma, che ha guadagnato una posizione  (era settima). In forte ascesa Aosta e Sondrio, rispettivamente al 7° e 8° posto, partendo dal 18°e dal 16° della passata edizione. Decima Cuneo, che ha guadagnato tre posizioni.

Il 2018 comunque è l'anno delle conferme, sia di alcune performance sia di alcune tendenze emerse nelle precedenti indagini: dallo sfumare del contrasto Nord-Sud in termini di buona qualità di vita legata al benessere economico, all'acuirsi del divario fra piccoli centri (in cui si vive meglio) e grandi centri urbani, in cui la vita è invece sempre un po' più difficoltosa. Fenomeno testimoniato, fra l'altro, dal brusco scivolone di Roma, scesa dal 67° all'85° posto della classifica. 

Elevato il calo anche di Bari (dal 96° al 103° posto) e di Firenze (dal 37° al 54° posto). Tendenzialmente, comunque, nei capoluoghi di regione la qualità della vita è aumentata, salvo che in sette città. Oltre che Bari e Firenze, perdono posizioni anche Catanzaro (dal 92° al 95° posto), L'Aquila (dal 68° al 72°), Potenza (dal 44° al 64° posto) e Venezia (dal 41° al 62° posto). Di Roma si è già detto, mentre Torino slitta in giù di una posizione e ora è 78esima. Stabile invece la qualità della vita a Napoli (108) e a Palermo (106), che si mantengono sui medesimi livelli del 2017. 

Ma come si vive in Italia? Nel complesso un po' meglio: nel 2018 sono infatti 59 su 110 le province in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile, rispetto alle 56 del 2016 e del 2017: si tratta del migliore dato registrato negli ultimi cinque anni. Stabile la situazione del Nord Ovest e del Mezzogiorno, in netto miglioramento quella del Nord Est e del Centro (Roma a parte). 

Le migliori performance sono delle piccole città con Treviso che risulta la provincia più sicura d'Italia. Trento, Bolzano e Bologna sono invece le realtà più positive per affari e lavoro. Parma, Siena, Trento e Piacenza quelle con la migliore offerta finanziaria e scolastica; Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano quelle con il più efficiente 'sistema salute'. 

Maglia nera alla calabrese Vibo Valentia, in coda alla classifica in compagnia di Catania, Napoli, Siracusa e Palermo: cinque province ricche di bellezze architettoniche e naturali che tuttavia non riescono a fare il 'salto di qualità'.