Giovedì 25 Aprile 2024

Genova, "falsi" i quadri di Modigliani esposti a Palazzo Ducale

E' quanto si legge nella perizia depositata in Procura fatta dopo l'esposto dell'esperto toscano Carlo Pepi

"Nudo Disteso" una delle opere attribuite a Modigliani in mostra a Genova (Ansa)

"Nudo Disteso" una delle opere attribuite a Modigliani in mostra a Genova (Ansa)

Genova, 9 gennaio 2018 - "Falsi". E' questo il verdetto dalla perizia depositata in tribunale dal super perito Isabella Quattrocchi sui quadri di Amedeo Modigliani esposti nel marzo scorso a Palazzo Ducale di Genova e sequestrati dopo l'esposto dell'esperto toscano Carlo Pepi. Di originale ci sarebbe invece uno dei disegni posto sotto sequestro. 

Secondo le prime indiscrezioni, nella perizia depositata in procura si legge che le tele esaminate sono state "grossolanamente falsificate" sia "nel tratto che nel pigmento". Le cornici sono "provenienti da paesi dell'est europeo e dagli Stati Uniti, per nulla ricollegabile né come contesto né come periodo storico a Modigliani". 

Palazzo Ducale fa sapere di essere "parte fortemente lesa". "Se le perizie relative all'esame sui pigmenti confermassero il giudizio negativo della perizia depositata il consiglio direttivo della Fondazione Palazzo Ducale deciderà quali iniziative intraprendere", si legge in una nota ufficiale. 

Tre gli indagati, tra cui il curatore della mostra Rudy Chiappini, che però si difende. "Per me non cambia nulla. L'attribuzione delle opere a Modigliani non l'ho fatta io, mi sono solo limitato a raccogliere informazioni già esistenti. Bisognerà risalire alla fonte, a chi ha fatto la prima attribuzione. Io resto comunque dell'idea che quei quadri siano buoni", dice all'Ansa. L'indagine è per i reati di truffa aggravata, messa in circolazione di false opere d'arte e riciclaggio. "Bisognerà leggere la perizia: certo è che se parla di cornici è ridicolo - prosegue Chiappini -. Ogni proprietario mette le cornici che vuole. Comunque quei dipinti sono stati esposti anche da altre parti e la loro autenticità era basa su attribuzioni fatte da altri studiosi e esperti". Gli altri due indagati sono il presidente di MondoMostre Skira, Massimo Vitta Zelman, e il collezionista e mercante d'arte Joseph Guttmann, proprietario di alcune delle opere ritenute false.

Le tele sequestrate a Palazzo Ducale intanto sono ancora sotto custodia nel caveau del Nucleo Tutela patrimonio artistico dei Carabinieri. In totale si tratta di 21 opere, questo l'elenco completo:

- la Testa scultorea, 1910-11, disegno a matita grassa su carta; - la Cariatide Rossa/Gli sposi, del 1913, olio su tela; - il Ritratto di Moricand, del 1915, olio su tela; - il Ritratto di Jean Cocteau del 1916, disegno a matita su carta; - il Ritratto di Cham Soutine del 1917, olio su tela; - la Cariatide à genoux, del 1913 circa, matita e gouache su carta;  - il Nudo seduto del 1913-1914, matita e acquarello blu su carta;  - la Cariatide del 1914, tempera su carta;  - il Nudo disteso (Ritratto di Céline Howard) del 1918 circa, olio su tela;  - il Ritratto di Mose Kisling del 1916, disegno a matita su carta;  - la Testa di donna del 1917, olio su tela;  - la Testa di donna dai capelli rossi del 1915, olio su tela;  - la Donna seduta del 1916, disegno a matita su carta;  - il Ritratto femminile (La femme aux macarons) del 1917, olio su tela; - il Ritratto di Maria, 1918 circa, olio su cartone. 

Tra i dipinti sequestrati anche quelli attribuiti a Moise Kisling, dopo che l'esperto Marc Ottavi, catalogatore ufficiale dell'opera del pittore polacco, ne aveva dichiarato la falsità. Le opere in questo caso sono: Madame Hanka Zborowska nell'atelier, 1912 circa, olio su tela; due L'atelier, 1918 circa, olio su tela; Natura morta con ritratto, 1918 circa, olio su tela; Giovane donna seduta, Kiki, 1924 - 26 circa, olio su tela; Grande nudo disteso (Portrait d'Ingrid), 1929-1932 circa olio su tela.