Sport, nuove regole Covid: stop gare con 35% positivi, sorveglianza con tamponi e uso Ffp2

La bozza del protocollo nella conferenza Stato-Regioni, dopo vertice di Speranza con Coni e Federazione Medico-Sportiva. Vezzali: "Procedure uniformi Asl". E Gelmini: "Campionati vanno avanti"

In arrivo nuovo protocollo Covid per lo Sport

In arrivo nuovo protocollo Covid per lo Sport

Roma, 12 gennaio 2022 - Blocco dell'intera squadra se il numero di positivi al Covid è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti; isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale. Per i contatti a basso rischio, invece, sono da applicarsi le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. Sono questi, a quanto si apprende, gli elementi principali della bozza del nuovo protocollo anti-Covid per lo sport portato oggi dalla sottosegretaria, Valentina Vezzali, alla Conferenza Stato-Regioni. Il documento dovrà essere poi sottoposto al Comitato tecnico scientifico per poter diventare una circolare del ministero della Salute. 

Bollettino, con i dati del 13 gennaio

Nel testo, si insiste anche sulla necessità che per la sorveglianza siano utilizzati tamponi nel rispetto dei criteri definiti dal ministero della Salute. L'obiettivo è uno: consentire una gestione uniforme dei casi di positività Covid nei campionati di vertice di calcio, basket e pallavolo, facendo leva sui dati oggettivi e limitando la discrezionalità delle Asl. Si tratta in ogni caso, si apprende, di misure temporanee, da adattare con gradualità agli diversi scenari e situazioni.

Italia bloccata e ricoveri gonfiati. Perché serve modello spagnolo

Si è svolto ieri un vertice preparatorio a cui hanno preso parte il ministro della Salute Roberto Speranza, quello per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato", è quanto ha scritto oggi su Twitter Gelmini, "I campionati vanno avanti". "Si è giunti ad un documento che consente di avere una procedura uniforme per tutte le autorità sanitarie locali - è il commento di Vezzali - e quindi di garantire il corretto e regolare svolgimento dei campionati". 

Bassetti: "Numeri ricoveri falsati" / Gismondo: "Gestiamo virus come influenza"

"Il calcio ha bisogno di dialogo, di regole chiare e di responsabilità e il nuovo protocollo nasce su queste basi. Auspico che anche il Cts riconoscerà l'impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute". Così il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, commentando l'intesa sul nuovo protocollo. "Un risultato - ha detto Gravina - di cui siamo molto soddisfatti, frutto dell'ottimo lavoro svolto con le tutte istituzioni, in particolare col Governo, una collaborazione in cui da sempre si riconosce la nostra federazione".

Green pass: rebus servizi essenziali. Quali sono le categorie in ballo

La soglia dei positivi

Tra i punti evidenziati nella bozza, vi sarebbe quindi la percentuale di positivi tra i componenti della rosa di una squadra (di calcio, basket o volley) oltre la quale una Asl può dichiarare l'esistenza di un focolaio, di fatto bloccandola: si sarebbe raggiunto un compremesso che si attesterebbe sul 35%. Raggiunta questa soglia di positività fra i calciatori/atleti del gruppo squadra, quindi, la partita sarà rinviata. Per fare una esempio, in una rosa calcistica di 33-34 calciatori fino a 11 casi di positività si potrebbe giocare, con 12 non più.

E' la serie A, infatti, la questione più delicata, che ha cercato di tenere la barra dritta ma si è scontrata con una dura realtà nella prima e seconda giornata di ritorno, tra un moltiplicarsi di contagi che ha portato a rinvii, proteste, ricorsi e recriminazioni. Per non parlare della questione spettatori, che per le prossime due giornate vedrà sugli spalti di serie A al massimo cinquemila persone. Serie B e C hanno intanto scelto di fermarsi per un po', ma per tutti una guida per la ripresa è indispensabile.

Zona arancione Italia, sono otto le regioni a rischio

Le altre misure

Oltre all'intesa sul numero di positivi, le mascherine, le regole dell'isolamento e i test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, le società sperano di arrivare all'auto-sorveglianza per chi è super vaccinato, oltre che al via libera alla obbligatorietà del Green pass rafforzato. Nuove decisioni sono previste per giovedì, quando è in programma un' assemblea per discutere anche degli esiti di oggi.

Leggi anche: 

Djokovic ammette: dichiarazioni errate e isolamento violato. "Rischia 5 anni"