Venerdì 19 Aprile 2024

Primo maggio, scontri in piazza a Torino

Per i centri sociali non c'è stato "nessun cambiamento a Torino dalla giunta Fassino a quella Appendino". Tre fermati, sequestrati bastoni, ombrelli, sampietrini

1 maggio 2017, scontri a Torino (Lapresse)

1 maggio 2017, scontri a Torino (Lapresse)

Torino, 1 maggio 2017 - Scontri in piazza nel capoluogo piemontese al corteo del primo maggio, mentre i sindacati commemorano la festa dei lavoratori a Portella della Ginestra, a 70 anni dalla strage e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Quirinale invita a fare di più per dare lavoro ai giovani.

FESTA DEL LAVORO / Il doodle di Google  

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PRIMO MAGGIO /  Aforismi e frasi famose

SCONTRI A TORINO - Lancio di uova al corteo del Primo Maggio a Torino contro le forze dell'ordine, che hanno impedito a una cinquantina di manifestanti dei centri sociali l'accesso a piazza San Carlo dove sono previsti i comizi ufficiali dei sindacati. 

La polizia è stata costretta ad effettuare alcune cariche di alleggerimento. Secondo la Questura una ventina di persone, travisate e armate di bastoni, ha tentato tre volte di entrare in piazza San Carlo. La polizia, posta a sbarramento, si è frapposta e ha evitato che i manifestanti deviassero dal percorso autorizzato. Per i centri sociali non c'è stato "nessun cambiamento a Torino dalla giunta Fassino a quella Appendino".

Dopo diversi minuti di tensione, gli antagonisti sono stati lasciati entrare in piazza San Carlo, dove nel frattempo si erano conclusi gli interventi.  "Parlano di aperture ma non c'è alcuna apertura. E Torino è in crisi come prima", è l'accusa dei centri sociali, che hanno riservato insulti per tutti. 

Sono tre le persone fermate a Torino per gli scontri. La loro posizione è al vaglio degli investigatori della Questura. Gli agenti hanno sequestrato ai manifestanti sampietrini, bastoni e ombrelli.

PRIMO MAGGIO / Perché è la festa dei lavoratori

MATTARELLA -  "Non è accettabile che molti nostri giovani vengano esclusi proprio con le loro attitudini e loro linguaggi sono più congeniali alle nuove competenze tecniche. È paradossale che le nuove generazioni restino immagini mentre sarebbero in grado di giocare un ruolo decisivo - ha sottolineato il Capo dello Stato nel discorso al Quirinale - Dobbiamo riuscire a migliorare la comunicazione tra mercato del lavoro e scuola, tra imprese e sistema formativo". 

"Il lavoro è strettamente legato alla democrazia e al suo sviluppo - continua Mattarella - Per questo il lavoro è la priorità. Il Lavoro è la priorità". "Laddove la struttura produttiva e sociale non è più in grado di assicurare quelle condizioni che sorreggono i nostri diritti di cittadinanza - ha rilanciato Mattarella -, allora la crisi rischia di contagiare le stesse istituzioni rappresentative". 

"Chi perde il lavoro non va lasciato solo", "ogni persona disoccupata rappresenta un impoverimento per la società" e dunque "la nostra comunità non può accettare e non potrà sopportare a lungo che i lavoratori attivi in Italia restino a percentuale bassa, e che la disoccupazione giovanile, particolarmente nel Meridione, raggiunga picchi così alti. Tutti dobbiamo sentire il compito di fare di più", ha sottolineato il presidente.