Previsioni meteo, il freddo resta. E arriva nuova neve in collina

Temperature invernali in città. In molte zone di montagna la colonnina di mercurio a -20. Non migliora fino al weekend. Coldiretti: danni all'agricoltura. Castelluccio di Norcia imbiancata: le foto

Previsioni meteo: ancora freddo, pioggia e neve sull'Italia. Foto satellitare di MeteoAm

Previsioni meteo: ancora freddo, pioggia e neve sull'Italia. Foto satellitare di MeteoAm

Roma, 19 aprile 2017 - Previsioni meteo che fanno poco sorridere: il freddo e il maltempo, per ora, restano. L'impulso di aria artica che sta interessando l'Italia non molla dunque la presa. Ilmeteo.it annuncia che, per la giornata di oggi, nubi diffuse riguarderanno il medio-basso Adriatico, localmente il sud Lazio e le regioni meridionali, con rovesci, però piuttosto localizzati. Fenomeni più probabili tra Abruzzo, Molise e soprattutto su basso Lazio e rilievi settentrionali calabresi. Possibili anche fiocchi di neve a 800-1000 metri su questi settori. Fiocchi a bassa quota, inoltre, sull'Alto Adige, più sole sul resto del Paese. Antonio Sanò, direttore del sito, avverte che 'Spring storm' non lascera la Penisola a breve: continuerà la sua azione fino a venerdì, con temperature decisamente sotto la media in tutta Italia. Valori di 6-7 gradi inferiori alla norma sul Nord Italia e sul medio-alto Tirreno, fino a 10 gradi sotto la norma sulle regioni adriatiche e meridionali.

TEMPERATURE MINIME DA INVERNO - Il sito 3bmeteo.com comunica le temperature minime della notte registrate in alcune località italiane: Alessandria 2, Ancona 9, Aosta 6, Arezzo 3, Ascoli Piceno 5, Asti 2, Avellino 7, Bari 11, Belluno 2, Benevento 7, Bergamo 3, Bologna 5, Bolzano 5, Brescia 3, Cesena 4, Como 8, Cremona 2, Cuneo 4, Ferrara 4, Firenze 6, Foggia 8, Frosinone 7, Genova 9, Gorizia 3, Grosseto 5, Isernia 5, L'Aquila 5, La Spezia 8, Latina 9, Lucca 3, Mantova 3, Massa 6, Matera 7, Milano 7, Modena 4, Monza 7, Novara 5, Nuoro 6, Padova 2, Parma 5, Pavia 5, Perugia 3, Pesaro 9, Pescara 8, Piacenza 5, Pisa 3, Pistoia 6, Pordenone 2, Potenza 4, Prato 6, Ravenna 5, Reggio Emilia 4, Rimini 5, Roma 9, Siena 4, Terni 7, Torino 3, Trento 5, Treviso 1 Trieste 8, Udine 2, Varese 5, Venezia 5, Vercelli 3, Verona 2, Vicenza 2, Viterbo 5.

COSI' FINO AL WEEKEND - Tra domani e venerdì - continua invece ilmeteo.it - ci sarà il rischio maggiore di nevicate in collina sulle regioni adriatiche e centro-meridionali appenniniche con accumuli finali anche sui 10 centimetri dai 6-700 metri, tra Abruzzo, sud Marche, Reatino e Nord Molise, quindi anche su aree colpite dal sisma. Fiocchi a bassa quota, inoltre, su est Alpi. Più sole altrove, ma freddo ovunque e rischio diffuso di gelate notturne fino in pianura.

LA NEVE SUGLI APPENNINI - Nevicate di primavera nelle Marche. È successo per esempio a Cingoli (Macerata), tutta imbiancata, dove stamane il termometro segnava zero gradi. Lieve nevicata durante la scorsa notte anche a Urbino.

Imbiancati i tetti del centro storico e le cime di colline e monti circostanti. Sul Monte Nerone, nel Pesarese, sono caduti tra i 15 e i 20 centimetri di neve "con temperature invernali", riferisce la pagina Facebook degli impianti sciistici. Neve anche sul Monte Catria. Vari i sindaci delle Marche che hanno emesso ordinanze per autorizzare l'accensione degli impianti di riscaldamento.

Monte Subasio imbiancato dalla neve stamani, come succede solitamente nei mesi invernali. È una delle conseguenze del brusco calo delle temperature che sta interessando gran parte dell'Umbria. Qualche fiocco è caduto anche su Gubbio, dove però si sono subito sciolti, e sul valico della strada 73 bis nella zona di Città di Castello, ma la polizia stradale non segnala alcun problema per la circolazione. Castelluccio di Norcia è sotto la neve e la semina della lenticchia "per due tre giorni sarà sospesa", annuncia all'Ansa Gianni Coccia, il portavoce degli agricoltori del borgo umbro. La neve che è caduta nella notte non comporta comunque particolari problemi. "Anzi - spiega Coccia - è una neve benedetta per chi ha già seminato, è come se fosse un concime caduto dal cielo". L'unico disagio "che ci rallenta il lavoro". A Castelluccio il termometro è sceso fino a meno 5 gradi e sotto lo zero e è, seppure di poco, anche a Cascia, stando ai dati del centro funzionale della Protezione civile dell'Umbria.

IL VENTO FORTE - Sono oltre 90 gli interventi effettuati ieri dai vigili del fuoco in provincia di Varese a causa di alberi caduti e tetti scoperchiati per le forti raffiche di vento. Circa trecento chiamate sono arrivate oggi alla sala operativa e per far fronte alle richieste di intervento è rientrato anche il personale libero dal servizio. In alcuni casi le piante sono cadute sulle strade, provocando disagi alla circolazione. Si sono verificati anche due incendi in aree boschive a Cugliate Fabiasco e Saronno. Sempre a causa del vento la navigazione sul lago Maggiore è stata temporaneamente sospesa.

SOTTOZERO (DI MOLTO) - Prosegue sul Trentino Alto Adige l'ondata di gelo. Le temperature nella notte hanno subito un nuovo calo. Temperature insolite per il periodo anche nelle località di montagna che sopra i 2000 metri fanno segnare valori preceduti da segno negativo. Colonnina di mercurio scesa fino a -19 gradi alle stazioni nivo-meteorologiche più elevate in provincia di Bolzano poste oltre i 3.200 metri (Cima Libera in Val Ridanna, Cima Beltovo sopra Solda e Croda delle Cornacchie in Val Senales). Restano chiusi i passi Stelvio, Rombo e Stalle mentre il passo Giovo è transitabile solo con l'attrezzatura invernale.

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ANCHE DANNI ALL'AGRICOLTURA - L'improvviso abbassamento delle temperature ha provocato gelate estese nei campi coltivati con pesanti danni a vigneti, frutteti e ortaggi. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia una situazione di difficoltà a macchia di leopardo lungo la penisola. Il gelo ha colpito l'agricoltura proprio mentre in molti territori si stanno facendo i conti della grandine che ha distrutto interi raccolti dopo un anno di lavoro. Chicchi di grandine grassi come noci hanno colpito pesantemente ortaggi, cereali e frutteti in piena fioritura in Emilia Romagna mentre nelle Marche distrutti anche ettari coltivati a pisello ma la situaizone e' difficile anche in Veneto la grandine ha colpito le coltivazioni di Radicchio di Chioggia Igp, uno dei prodotti vanto dell'agricoltura regionale mentre nella zona di Venezia una tromba d'aria ha distrutto alcune serre ed a Vicenza le grandinate hanno distrutto interi vigneti di merlot, raboso e cabernet ed ora il gelo ha piegato interi vigneti compromettendo nella zona dei Colli Berici il 70-80% del raccolto secondo la Coldiretti. A Padova le gelate hanno interessato i vigneti dei Colli Euganei nelle zone più basse ed esposte, colpendo soprattutto le piante più piccole e più giovani e le varietà come glera, moscato giallo e raboso. Nella pianura padana la brina è scesa sugli ortaggi a pieno campo non protetti da serre come ad esempio lattughe ma anche fagiolini e pomodori appena trapiantati.