Mercoledì 24 Aprile 2024

Papa Francesco e i poveri: l'indifferenza è grave peccato

Bergoglio nella Prima Giornata mondiale dei poveri: "Dio non è un controllore in cerca di biglietti non timbrati"

Giornata dei poveri, Papa Francesco visita il Presidio Sanitario Solidale (Ansa)

Giornata dei poveri, Papa Francesco visita il Presidio Sanitario Solidale (Ansa)

Città del Vaticano, 19 novembre 2017 - I poveri hanno un posto speciale nel cuore di Dio, dice Papa Francesco nella Prima Giornata mondiale dei poveri, voluta proprio da Bergoglio alla fine del Giubileo della Misericordia. 

E nell'omelia fa l'elenco: "Questi fratelli più piccoli, da lui prediletti, sono l'affamato e l'ammalato, il forestiero e il carcerato, il povero e l'abbandonato, il sofferente senza aiuto e il bisognoso scartato. Sui loro volti possiamo immaginare impresso" il volto del signore. 

"Nel povero Gesù bussa al nostro cuore e, assetato, ci domanda amore - continua Francesco - Quando vinciamo l'indifferenza e nel nome di Gesù ci spendiamo per i suoi fratelli più piccoli, siamo suoi amici buoni e fedeli, con cui Egli ama intrattenersi. E allora questa è la vera fortezza: non pugni chiusi e braccia conserte, ma mani operose e tese verso i poveri".

Al centro un ragionamento: l'omissione è di moda. Dice il Pontefice, con felice paragone: "Non fare nulla di male non basta, perché Dio non è un controllore in cerca di biglietti non timbrati". C'è una parola "forse andata un po' in disuso eppure molto attuale: omissione. Il suo male - dice il pontefice riferendosi al servo del Vangelo che non fa fruttare il suo talento - è stato quello di non fare il bene".

Insomma, per il Papa l'indifferenza è un grave peccato: "L'omissione è anche il grande peccato nei confronti dei poveri. Qui assume un nome preciso: indifferenza. È dire: "Non mi riguarda, non è affar mio, è colpa della società". È "girarsi dall'altra parte quando il fratello è nel bisogno, è cambiare canale appena una questione seria ci infastidisce, è anche sdegnarsi di fronte al male senza far nulla. Dio, però, non ci chiederà se avremo avuto giusto sdegno, ma se avremo fatto del bene".

PRANZO CON I POVERI - Qualche minuto prima delle 13 Papa Francesco è arrivato nell'Aula Paolo VI per pranzare con 1500 poveri. Ha salutato i presenti, gli ospiti delle altre mense, e ha cominciato con una preghiera di benedizione. L'Aula Paolo VI è completamente occupata da tavoli tondi, apparecchiati in maniera elegante ma sobria. Il Papa condivide il pranzo sedendo a uno dei tavoli, un pò più grande degli altri, con una ventina di persone.