Ponte Morandi Genova, chi sono i morti. Tutti i nomi

Tra le vittime un giovane medico fiorentino, una coppia di ragazzi di Arezzo. Distrutta una famiglia genovese con un bimbo di 9 anni. I feriti sono 15, 12 in codice rosso LA STORIA Ex portiere del Cagliari precipita ma si salva Ponte Morandi Genova, A10 bloccata. I percorsi alternativi

Alberto Fanfani

Alberto Fanfani

Genova, 15 agosto 2018 - Il bilancio delle vittime in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova è ancora provvisorio: 39 i morti accertati, secondo gli ultimi dati diffusi dal Viminale. Tra loro anche tre minori: un bambino di 9 anni e due adolescenti di 12 e 13 anni. I tre ragazzini sono stati identificati insieme ad altri corpi, tutti trasferiti al Policlinico San Martino. Sette ancora i cadaveri sconosciuti.

La storia del bimbo più piccolo e della sua famiglia arriva da Campomorone, centro della provincia di Genova. "Papà Roberto, mamma Ersilia e il piccolo Samuele non ci sono piú", si legge nel gruppo Facebook dei cittadini del comune. Roberto Robbiano, 44 anni, Ersilia Piccinino, 41, e Samuele sono stati inghiottiti dal cemento. Stavano andandato al porto di Genova: da qui si sarebbero dovuti imbarcare per la Sardegna. Un'altra famiglia è morta nel terribile crollo: Andrea Vittone, 49 anni, sua moglie Claudia Possetti, 48 anni, e i figli della donna Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, erano partiti da Pinerolo (Torino), per andare in vacanza. Non è chiaro se i due ragazzini siano quelli identificati questa mattina. C'è un altra vittima che viene dal Piemonte: un uomo  di Arquata, nell'Alessandrino. La moglie risulta ancora dispersa.

Sul ponte maledetto c'erano poi un  giovane medico fiorentino, 32 anni, Alberto Fanfani e la sua ragazza, un'infermiera 29enne di Sant'Agata di Militello (Messina), Marta Danisi, che lavorava in ospedale ad Alessandria. Sono precipitati nel vuoto, non ce l'hanno fatta. Come loro una coppia di ArezzoStella Boccia di 24 anni, e Carlos Jesus Eraso Trujillo di 24. E poi Vincenzo Licata, 58 anni, nato ad Agrigento; Andrea Cerulli, 48 anni, di Genova;  Elisa Bozzo, 34 anni di Busalla (Genova); Marius Djerri, operaio di 28 anni e Edy Bokrina di 22; Giorgio Donaggio, imprenditore savonese ex campione di moto e maestro d'ascia; Alessandro Campora, 55 anni, nato a Genova; Juan Ruben Figeroa Carrasco, cileno di 68 anni; Francesco Bello, 41, di Serra Riccò (Genova); Gennaro Sarnataro 43 di Volla (Napoli). Hanno perso la vita anche 4 ragazzi di Torre del Greco, Matteo Bertonati, 24 anni, Giovanni Battiloro, 29 anni, Gerardo Esposito, 26, Antonio Stanzione, 29 anni. 

A loro si aggiunge Angela Zerilli, di Corsico, come scrive il sindaco del comune milanese, Filippo Errante, sulla propria pagina Facebook: "Corsico si stringe nel dolore! Anche la nostra città piange una delle vittime del crollo del ponte Morandi di Genova. Si tratta di Angela Zerilli di cinquantotto anni, funzionaria di Regione Lombardia, che si stava recando in vacanza in Liguria. Tutta la nostra comunità si stringe al dolore della sua famiglia".

Tra le vittime tre cileni che abitavano da anni in Italia. Si tratta di Juan Figueroa, 60 anni, Nora Rivera, 47 anni e Juan Pastene. E quattro francesi, tra cui Nathan Gusman, 20 anni, Melissa Artu e Axelle Nèmati Alizèe Plaze, entrambe 21enni.

Uccisi dalle macerie due dipendenti dell'Amiu, l'azienda ambientale del Comune di Genova. Si tratta di Bruno Casagrande, 57 anni, e Mirko Vicini, di 31 anni, residenti nel Ponente genovese. Il corpo di Casagrande è già stato identificato, mentre Vicini risulta ancora disperso, ma con il passare delle ore sono sempre meno le speranze di trovarlo in vita. I due lavoratori si trovavano all'interno di un capannone dell'isola ecologica, struttura che è stata travolta da uno dei piloni crollati. Entrambi lavoratori precari, erano stati assunti da poco più di un mese per un contratto stagionale di tre mesi, dopo che l'anno scorso, sempre d'estate, avevano già lavorato per l'Amiu.

Un estratto immagine del video dei Vigili del Fuoco

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I FERITI - È sceso, invece, a 15 il numero dei feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso: una persona è stata infatti dimessa nella tarda serata di ieri. Tra i 12 anche una pensionata di 75 anni che è rimasta intossicata nella sua abitazione, andata a fuoco dopo essere stata travolta. All'ospedale Galliera la ferita più grave è una donna di 41 anni che si trova in rianimazione dopo un lungo intervento eseguito da una doppia equipe, chirurgica e ortopedica per profonde ferite da schiacciamento e da urto. La donna, italiana e di fuori Genova, è tra gli automobilisti che stavano percorrendo il viadotto al momento del crollo ed è precipitata per oltre 40metri nel vuoto. Sempre al Galliera sono stati ricoverati anche due poliziotti, tra i primi soccorritori arrivati a prestare aiuto questa mattina. I due agenti sono rimasti feriti ma non in modo serio.

All'ospedale San Martino di Genova ci sono 5 i codici rossi, tutti pazienti con politraumi. Tra loro un trentenne in rianimazione in gravi condizioni con un forte trauma toracico. Ricoverato anche un 28enne che era a bordo di un tir rimasto sospeso sul bordo del precipizio, con un forte trauma a una spalla. Tra i pazienti più gravi anche una coppia, una donna di 43 anni di origini slave e il marito di 34, straniero e residente a Caserta. Intanto al lavoro ci sono anche gli psicologi, impegnati a raccogliere le lacrime dei parenti delle vittime e ad aiutare i sopravvissuti ad affrontare il trauma.