Pedofilo si veste da donna sul web. Adescati decine di minori

Reggio Emilia, in cella un quarantenne brasiliano

Elisandro Dos Anjos Costa

Elisandro Dos Anjos Costa

ELISANDRO Dos Anjos Costa, brasiliano di 40 anni, gettava soldi dalle finestre della sua abitazione, non lontano dal centro storico di Reggio Emilia, ai ragazzini che lo aspettavano giù di sotto, facendo la fila. Minorenni che potevano persino ‘saltarla’, se lui li avesse considerati avvenenti. Selezionava le vittime in base all’aspetto fisico, scartando i ragazzini che, una volta spogliati, non venivano giudicati abbastanza prestanti, il sudamericano arrestato dai carabinieri di Reggio Emilia, al culmine di un’inchiesta coordinata dal magistrato della procura di Bologna, Roberto Ceroni. Un’indagine avviata alcuni mesi fa dopo che un giovane, ora maggiorenne, ha raccontato ciò che aveva subito da ragazzino. L’uomo è stato raggiunto dal provvedimento di misura cautelare in carcere a Ferrara, dove già si trova recluso da mesi, per aver aggredito in luglio, a Reggio Emilia, una madre di tre figli con il coltello, sotto la casa della donna.

Nell’ultima indagine è accusato di prostituzione minorile, pornografia minorile e atti sessuali con ragazzi anche sotto i quattordici anni. «Mi avevano accompagnato da lui alcuni miei amici – ha raccontato ai carabinieri uno dei giovanissimi, appena tredici anni –. Mi diede dei soldi: quando sono andato via, mi sono sentito sporco». Per i ragazzi il brasiliano spendeva dai 20 ai 30 euro, ma alzava il prezzo anche fino a 200 euro se gli piacevano particolarmente: in tutto, in dieci anni, avrebbe speso centomila euro. Soldi che avrebbe guadagnato prostituendosi di notte e che spendeva di giorno con i ragazzini, che talvolta andavano da lui marinando le lezioni. Non solo: l’uomo filmava di nascosto alcuni rapporti sessuali, talvolta comprava dalle vittime foto e video pedopornografici che gli venivano spediti tramite Whatsapp e Facebook.

IN QUALCHE caso ha postato in rete le immagini. I social netwok per lui erano diventati anche un campo di ricerca, attraverso falsi profili femminili. Mostrandosi vestito da donna, sarebbe arrivato a intrattenersi con intere compagnie di ragazzi, che nei rapporti sessuali, alcuni completi, erano parte attiva. In questo modo riusciva quasi sempre a nascondere la propria identità maschile. Se ciò non succedeva, per comprare oltre al corpo il silenzio, lui alzava il prezzo. E quando spuntava la barba, i ragazzi venivano sostituiti dai più giovani.

Il brasiliano aveva chiesto ospitalità nel nostro Paese perché si diceva discriminato a causa delle sue preferenze sessuali. Matteo Melato della Lega Nord reggiana chiede che il 40enne sia espulso: «Emerge un grave problema sociale e di sicurezza nel dare ospitalità a persone di cui non si sa nulla e che girano per le strade senza crontrollo: non è giusto che i cittadini paghino vitto e alloggio a questa gente».