Pass tra regioni: come funziona e come ottenerlo

Dal 26 aprile via libera agli spostamenti tra regioni. Ecco cosa succederà nelle diverse zone

Il pass vaccinale è già da tempo realtà in Israele

Il pass vaccinale è già da tempo realtà in Israele

Roma, 17 aprile 2021 - Tra le tante novità sul fronte delle riaperture dal 26 aprile annunciate ieri (venerdì 18 aprile) dal premier Mario Draghi una delle più attese è sicuramente la ritrovata libertà di spostamento tra le regioni che da mesi era impedita. Grande novità è il pass che dovremo avere per poterci spostare in una regione arancione o rossa. Pass che rappresenta un anticipo di quello europeo che dovrebbe servire dall'estate appunto per consentire nuovamente gli spostamenti tra Paesi.

Zona gialla e pass tra regioni: ultime notizie. Tre opzioni sul tavolo

Spostamenti tra regioni e tra comuni: cosa cambia dal 26 aprile

Zona gialla: le regioni che possono riaprire

Regioni gialle

Viene dunque pienamente ripristinata la libertà di spostarsi tra le regioni gialle senza alcuna limitazione. Esattamente come era fino a qualche mese fa.

Bollettino Covid del 19 aprile

Palestre riaperte dall'1 giugno: le nuove regole

Regioni arancioni o rosse: il pass

Questa la grande novità annunciata da Draghi. Potremo muoverci tra regioni che si trovano in fascia diversa (per esempio da zona gialla a zona rossa o da zona arancione a zona rossa) - qualora non ci siano i comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o altre deroghe che già consentono di muoversi - anche essendo in possesso appunto del pass che deve accertare l'esistenza di una di queste tre condizioni: esser già vaccinati con la seconda dose, oppure aver fatto un tampone (antigenico o molecolare) con esito negativo nelle 48 ore precedenti, oppure di aver avuto il Covid da meno di sei mesi ed esserne guariti.

Come sarà il pass

Come sarà questo pass? Oggi si riunirà il Cts per studiarne l'attuazione concreta. Al momento sarà cartaceo. Per la vaccinazione non ci sono grandi problemi: quando infatti ci vacciniamo ci viene consegnato un certificato che attesta appunto la vaccinazione (certificato che viene anche inserito nel nostro fascicolo sanitario elettronico). Quindi sicuramente basterà averlo con sè per poterlo esibire in caso di controllo. Per quanto riguarda il tampone stesso discorso: dovrebbe bastare il referto col risultato. Infine il caso della guarigione: qui almeno in fase iniziale dovrebbe servire un certificato medico.

Allo studio è anche la digitalizzazione del pass che comunque richiederà tempo.