Parma, emergenza legionella: due morti

La procura apre un fascicolo di indagine contro ignoti per omicidio colposo, lesioni ed epidemia colpose

Parma, emergenza legionella: oltre 30 casi (Ansa)

Parma, emergenza legionella: oltre 30 casi (Ansa)

Parma, 5 ottobre 2016 - Paura a Parma per l'epidemia di legionella, dopo il secondo decesso. A perdere la vita una donna di 77 anni, che era ricoverata all'ospedale Maggiore. L'anziana era stata ricoverata per grave difficoltà respiratoria e febbre alta: aveva patologie pregresse. Sempre ieri è stata confermata la positività per altre due persone già ricoverate al Maggiore. Il numero numero totale dei casi positivi è appunto 31, e al momento i ricoverati da polmonite per legionella sono 16, di cui due in condizioni serie. Nei giorni scorsi era deceduta una paziente ultraottantenne, anche lei con gravi patologie pregresse. Per oggi è convocato un incontro tra i medici delle due Aziende sanitarie e della Regione Emilia-Romagna, con esperti dell'Istituto Superiore di Sanità. Nel summit potrebbero venire avanzate le prime ipotesi sulle cause del contagio che ha interessato il quartiere di Montebello.

Ma intanto si è mossa la procura, che ha aperto un fascicolo di indagine sul contagio. Il fascicolo aperto sarebbe per ora contro ignoti ed i reati ipotizzati sono omicidio colposo, lesioni ed epidemia colpose.

Una serata aperta ai cittadini con Ausl, Iren e tutti i soggetti coinvolti nelle azioni di contrasto, per fare il punto sul focolaio si svolgerà il prossimo giovedì all'auditorium della scuola Don Milani con la presenza del sindaco Federico Pizzarotti. "E' importante ricordare che rimane fondamentale la collaborazione dei cittadini che vivono o frequentano la zona interessata, ai quali si fa l'appello di attenersi alle disposizioni delle autorità sanitarie, utili per evitare di contrarre la legionella", spiega il primo cittadino. Tra i consigli da seguire in questa fase: far scorrere l'acqua calda per alcuni minuti mantenendosi a distanza, pulire i filtri dei rubinetti e delle docce, evitare i ristagni d'acqua, non usare l'idromassaggio. Bastano questi pochi accorgimenti per evitare il contagio, che si contrae solo per le vie respiratorie, che non passa da persona a persona e che non ha origini di natura alimentare.