Venerdì 19 Aprile 2024

Papa Francesco, la vita di Jorge Bergoglio

Il futuro Pontefice: il lavoro da giovanissimo, la famiglia, la vocazione a 17 anni

Papa Francesco (ImagoEconomica)

Papa Francesco (ImagoEconomica)

Roma, 17 dicembre 2016 - Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. L'uomo dietro il Pontefice è una persona molto indipendente, talvolta forse imprevedibile. E la sua sobrietà è ormai nota in tutto il mondo, dalla rinuncia alle auto papali agli scarponcini neri e un po' consunti che utilizza al posto delle scarpe rosse riservate a lui.

Bergoglio è cresciuto in fretta, fin da giovanissimo abituato a badare a se stesso. Ha 13 anni quando inizia le superiori, in un istituto industriale specializzato in chimica, e anche a lavorare, su ordine del padre. Il futuro Papa Francesco fa prima le pulizie in una fabbrica di calzini, poi passa a compiti amministrativi e infine a un laboratorio di analisi. "Ringrazio tanto mio padre perché mi ha mandato a lavorare - ricorda ora il Papa -. Il lavoro è stata una delle cose che meglio mi hanno fatto nella mia vita e, in particolare, nel laboratorio ho imparato il bene e il male di ogni attività umana... Il mio capo era una donna straordinaria". Quella di Bergoglio non è una famiglia povera, anche se non ricca. Ma è colpita da un grave dolore: "Mia madre - rivela il Papa nel libro intervista 'El Jesuita', pubblicato a Buenos Aires - rimase paralitica dopo aver partorito l'ultimo figlio, il quinto. Quando tornavamo da scuola, la trovavamo seduta a pelare patate, con tutti gli altri ingredienti per il pranzo già disposti. Ci diceva come dovevamo mescolarli e cucinarli". Una passione, quella per la cucina, che Bergoglio conserva anche dopo: "Nel Collegio Massimo la domenica preparavo io il pranzo per i miei studenti", spiega infatti.

E turbare la vita del giovane Bergoglio è anche una gravissima malattia che lo colpisce quando ha solo 21 anni. "Ho avuto una polmonite gravissima - ricorda lui stesso -, non si sapeva cosa fosse, pensavano fosse un'influenza, poi tanta febbre, mi hanno portato in ospedale e subito mi hanno tolto tanto liquido dal polmone. Ma il dottore ha detto: 'Si dia un milione di penicillina e 500mila di streptomicina'. Poi se n'è andato e la suora che era infermiera, insieme all'altra, ha detto: '3 milioni e 1 milione'. Perché aveva il fiuto della malattia". E alla suora cui deve la vita, il Papa è tornato tante volte a fare visita. "Era italiana - ha ricordato - sono andato a ringraziarla finché ha vissuto". Jorge dovette subire l'ablazione della parte superiore del polmone destro. Mesi di convalescenza con dolori tremendi, ma una suora lo consola: "Stai imitando Gesù".

La vocazione per il futuro Papa arriva il 21 settembre 1953. Lui ha 17 anni e sta per andare a festeggiare la Giornata dello studente con i suoi compagni. Si ferma però nella chiesa di San Jose' de Flores, dove incontra un sacerdote e decide di confessarsi. Una decisione che gli cambia la vita: dopo, non torna alla stazione ferroviaria per ritrovare gli amici, ha deciso di farsi prete. "Mi accadde qualcosa di raro, lo stupore di un incontro - rivela Bergoglio -. Mi resi conto che mi stavano aspettando. Questa è l'esperienza religiosa: lo stupore di incontrare qualcuno che ti stava aspettando".

Dei genitori, è la madre ad accogliere peggio la decisione del figlio, ma nulla lo ferma. A 21 anni, Jorge entra nel noviziato dei gesuiti.  Poi la laurea in filosofia e teologia, diventa professore e rettore, ma anche parroco. Finché  nel 1992 Papa Wojtyla lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires, e nel 2001 cardinale.

Papa Francesco tiene personalmente l'agenda dei propri appuntamenti e delle udienze, e ha una linea telefonica riservata ai suoi preti, perché lo possano contattare sempre.