Giovedì 25 Aprile 2024

Omofobia, oggi la giornata mondiale. Spot contro il cyberbullismo

Miur e associazioni Lgbt lanciano la campagna #IoStoConTe: ecco il video

Roma, 17 maggio 2017 - Oggi è la Giornata mondiale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. La ricorrenza è stata promossa dall'Unione europea ed è fissata il 17 maggio di ogni anno. L'obiettivo è di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia. La data scelta ricorda il 17 maggio 1990, quando venne rimossa l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.

Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità Lgbt, l'Unione europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l'omofobia sul suo territorio. Per l'occasione quest'anno le associazioni di persone Lgbt hanno elaborato una campagna guidata dall'Istituto tecnico Cine-TV Rossellini di Roma e sostenuta dal Miur.

IL PRESIDENTE MATTARELLA - "L' omofobia e la transfobia violano la dignità umana, ledono il principio di eguaglianza e comprimono la libertà e gli affetti delle persone", afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "A nessuno può sfuggire che qualunque forma di persecuzione in base all'orientamento sessuale costituisca, sempre e ovunque abbia luogo, una violazione inaccettabile dei diritti umani universali", aggiunge. Per Mattarella "gli atti di intolleranza (...) feriscono l'intera nostra società, che risulta indebolita nei suoi valori fondamentali di convivenza. Quando le discriminazioni hanno come bersaglio ragazzi e adolescenti - sottolinea - vi è il rischio grave di compromettere fragili equilibri, perché gli anni della giovinezza sono quelli in cui si costruisce l'accettazione di sé, che è parte importante della futura serenità". "Molto giovani - ricorda anche il Capo dello Stato - sono spesso anche coloro che pongono in essere condotte omofobiche. Così, se alle giovani vittime va prestata un'attenzione particolare, nondimeno bisogna promuovere, soprattutto nei ragazzi, una positiva educazione all'incontro con l'altro. Senza una cultura dei diritti di ciascuno non si diventa pienamente cittadini. La considerazione del valore dell'altro, l'accettazione delle differenze, sono alla base di ogni convivenza. A un vigile e proficuo rispetto deve essere improntato ciò che dà forma alla vita comune: il linguaggio, la scuola, il discorso pubblico, le pratiche sociali, per una societa' pienamente solidale". 

CONTRO IL CYBERBULLISMO - "Le parole che emarginano e discriminano fanno male. Ne fanno esattamente quanto un atto di violenza fisica", ha dichiarato la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli lanciando la campagna #IoStoConTe e il relativo spot che sarà diffuso in molte scuole con l'obiettivo di contrastare le discriminazioni e il cyberbullismo nei confronti delle persone gay e lesbiche.

"Gli studenti - prosegue Fedeli - devono essere educati quali cittadini responsabili e rispettosi dei diritti di ciascuna persona, fuori e dentro la Rete. Devono imparare a conoscere e governare il linguaggio d'uso comune, la nostra lingua madre come quello digitale, per farne codici di inclusione e condivisione e non come armi con le quali danneggiare gli altri. È questo il compito che il nostro sistema d'istruzione si prefigge: creare, attraverso le nuove generazioni, una società di pari opportunità, di uguali diritti, di rispetto e di libertà, in cui ciascuna e ciascuno sentano di potersi esprimere senza condizionamenti. Una società che sia comunità che accoglie la diversità e ne fa occasione di crescita".