Giovedì 18 Aprile 2024

Noemi Durini, oggi l'autopsia

Il gip: "Il fidanzato borderline, senza senso di colpa"

Noemi Durini in una foto tratta dal suo profilo facebook - Ansa

Noemi Durini in una foto tratta dal suo profilo facebook - Ansa

Lecce, 19 settembre 2017 - E' il giorno dell'autopsia sul corpo di Noemi Durini, la 17enne di Specchia, in provincia di Lecce, scomparsa il 3 settembre e ritrovata morta mercoledì scorso nelle campagne di Castrignano del Capo. Intanto le indagini proseguono e gli inquirenti, che avrebbero acquisito nuovi filmati, intendono accertare se il fidanzato 17enne della ragazza, reo confesso dell'omicidio, abbia avuto un complice. Il giovane, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi, è stato condotto nell'istituto penale minorile di Bari, in attesa di essere trasferito in un'altra struttura fuori dalla Puglia, come disposto dal gip del Tribunale dei minorenni di Lecce, Ada Colluto, che nei giorni scorsi ha convalidato il fermo del 17enne. Il padre di quest'ultimo è indagato per occultamento di cadavere, un atto dovuto per poter procedere agli accertamenti investigativi.

Sarà il medico legale Roberto Vaglio a eseguire l'autopsia, che potrebbe chiarire le cause della morte della 16enne. Lucio, il fidanzato, ha dichiarato di averla colpita con un coltello e con una pietra, ma l'esame radiografico eseguito nei giorni scorsi non avrebbe confermato la morte dovuta a traumi alla testa. 

'Chi l'ha visto?' choc. I genitori di lui scoprono in diretta che ha confessato / ​VIDEO / Il fidanzato esce dalla caserma ridendo / FOCUS / Il fidanzato era già stato denunciato per le botte - di NINO FEMIANI

"CAPACE DI INTENDERE E VOLERE" -  Secondo il gip, non vi sarebbero dubbi sulla lucidità con cui il ragazzo avrebbe pianificato e portato a termine il delitto. Come il giudice precisa nel provvedimento di convalida del fermo, la "labilità psichica e l'insieme degli elementi ricavabili dalla documentazione sanitaria", "non possono portare in ogni caso a ritenere che in questa fase non fosse pienamente capace di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso l'azione delittuosa". I legali del giovane, subito dopo l'interrogatorio di garanzia, hanno, invece, ribadito di voler chiedere l'accertamento della sua capacità di intendere e di volere.

Lucio, emerge ancora dal decreto di convalida, soffrirebbe di "un'organizzazione borderline di personalità con capacità intellettive al limite". Per il gip, il giovane "non manifesta cenni di reale senso di colpa"

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