Mercoledì 24 Aprile 2024

Noemi Durini, molotov contro la casa del fidanzato

Il gip ha convalidato il fermo per omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi nei confronti del 17enne

Noemi Durini

Noemi Durini

Roma, 17 settembre 2017 - Molotov contro la casa di L.M., il 17enne reo confesso dell'omicidio della sua fidanzata sedicenne Noemi Durini. Nella notte tra venerdì e sabato tre bottiglie piene di benzina sono state lanciate da persone ancora non identificate sul terrazzino della villetta di Montesardo, frazione di Alessano, nel Leccese, dove vivono i genitori del giovane che in quel momento si trovavano in casa e hanno dato l'allarme ai carabinieri. Le bottiglie non sono esplose perché non erano accese e hanno provocato leggeri danni. Gli investigatori stanno vagliando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona, per verificare eventuali passaggi di persone nelle strade adiacenti alla casa.

Intanto il gip del Tribunale dei minorenni di Lecce Ada Colluto ha convalidato il fermo per omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi nei confronti del ragazzo. Il giudice ha quindi emesso nei confronti dell'indagato un'ordinanza di custodia cautelare e ha disposto il trasferimento del 17enne in un istituto protetto per minorenni da individuarsi fuori dalla regione Puglia. Il giovane ieri è stato interrogato dal gip si è avvalso della facoltà di non rispondere. Noemi era scomparsa dal suo paese, Specchia, lo scorso 3 settembre. Il suo cadavere è stato trovato il 13 settembre, su indicazione del ragazzo.

'Chi l'ha visto?' choc. I genitori di lui scoprono in diretta che ha confessato / ​VIDEO / Il fidanzato esce dalla caserma ridendo / FOCUS / Il fidanzato era già stato denunciato per le botte - di NINO FEMIANI

Nei giorni scorsi erano state molte le manifestazioni di rabbia contro L.M. e la sua famiglia. Compresa quella del padre di Noemi, Umberto Durini, che due giorni fa si è presentato a casa dei genitori del ragazzo lanciando accuse nei confronti del papà di lui. Per Durini il 17enne reo confesso "sta nascondendo suo padre, lo protegge, ma quello non si salverà, ha fatto tutto lui". Questa mattina il parroco di Specchia, don Antonio De Giorgi, ha rivolto un appello ai cittadini a mantenere la calma: "Stiamo vivendo giorni terribili: la tragedia che ha colpito la nostra comunità e lo choc che ne è seguito ci chiama ad una prova dura e difficile. Invito tutti i cittadini e i parrocchiani di Specchia a mantenere la calma ed il controllo delle parole e delle azioni e a non commettere gesti di cui poi potrebbero pentirsi perché non è con la vendetta che si ottiene giustizia per la povera Noemi".

I genitori del ragazzo si erano esposti molto durante alcune interviste rilasciate a programmi televisivi, attaccando duramente Noemi. La madre era addirittura arrivata a dichiarare "meglio un morto che tre", riferendosi al fatto che Noemi - secondo una delle tante versioni fornite dal figlio - avrebbe ordito un piano per uccidere lei e il marito. Aveva inoltre letto un biglietto in cui il ragazzo, rivolgendosi ai genitori, avrebbe spiegato così il suo gesto: "L'ho fatto per voi". Gli inquirenti leccesi non credono a tale versione e ritengono, invece, che l'omicidio sia maturato in un contesto di rapporto violento, dal quale la ragazzina voleva uscire mentre il fidanzato non voleva essere lasciato. Il padre del diciassettenne, B.M., è indagato per concorso nell'occultamento di cadavere.