Venezia, 5 novembre 2017 - Ritrovamento choc nella spazzatura: il corpicino di un neonato, con tracce ancora di cordone ombelicale, è stato rinvenuto da alcuni operai durante le fasi di lavorazione in un centro raccolta rifiuti a Musile di Piave (Venezia).
Il cadaverino era in avanzato stato di decomposizione e avvolto in in sacchetto. La tragica scoperta è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri e le indagini sono condotte dai carabinieri di San Donà di Piave e di Mestre.
L'autopsia, che sarà disposta dalla procura di Venezia, dovrà stabilire le cause della morte, e se il bimbo è stato abbandonato quando era ancora vivo. Le indagini si presentano particolarmente difficili perché la raccolta del sacchetto con il corpicino può risalire a diversi giorni fa visto che nel centro veneziano vengono trattati rifiuti provenienti dal nord e centro Italia.
La sindaca di Musile, Silvia Susanna, precisa: "L'azienda in questione tratta rifiuti che arrivano da diverse zone d'Italia e quindi il piccolo corpicino potrebbe non provenire da qui e neppure dal sandonatese".
Susanna si dice "sconvolta per la notizia" e sottolinea che "al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato a un simile comportamento". Quanto accaduto "deve far riflettere - aggiunge - soprattutto se legato ad eventuali disagi sociali di cui ancora non siamo a conoscenza. Le indagini in corso da parte delle forze dell'ordine - conclude - aiuteranno comunque a far luce sulla vicenda".