'Ndrangheta, in manette 35 imprenditori per appalti truccati

Blitz anti 'ndrangheta nell'area di Gioia Tauro, nel Reggino, e nella provincia di Cosenza. Sequestrate 54 imprese

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Roma, 19 gennaio 2017  - Decine e decine di appalti pubblici nell'area di Gioia Tauro, nel Reggino, e nella provincia di Cosenza, in mano della 'ndrangheta grazie ai 35 imprenditori, colpiti oggi da fermo dalla Guardia di finanza su provvedimento delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro. Sono 54 imprese sequestrate a titolo preventivo in tutta Italia. 

Il blitz anti 'ndrangheta voluto dalle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro, ha meso in moto gli uomini dei Comandi provinciali della Guardia di finanza, il Scico, il Comando provinciale di Roma ed altri numerosi Reparti dell'intero territorio nazionale.

I 35 destinatari dei provvedimenti sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e aggravata, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici. L'operazione arriva dopo un'indagine che ha consentito di acsertare, da un lato, come un importante gruppo imprenditoriale operante nella piana di Gioia Tauro, si era posto come punto di riferimento della cosca Piromalli al fine di turbare, sistematicamente, almeno 27 gare indette da plurime stazioni appaltanti calabresi nel periodo 2012/2015 riguardanti l'esecuzione di importanti lavori pubblici nell'area calabrese. E dall'altro l'esistenza di un noto imprenditore che, grazie alle relazioni con il clan Muto nonché con il reggente della cosca cosentina Lanzino - Ruà - Patitucci, si è aggiudicato i più importanti appalti della Provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.