Morte sospetta, protocollo per il morbo di Creutzefeldt-Jacob: analisi a Siena

L'uomo è morto all'ospedale di Pisa ma la salma è stata trasferita ad Anatomia patologica / MORTO 'SOSPETTO' A PISA

Scotte

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Siena, 4 dicembre 2014 - SERVIRANNO circa novanta giorni per avere a disposizione i risultati dei riscontri diagnostici effettuati sul corpo del paziente ricoverato e deceduto martedì nel reparto di neurologia dell’ospedale di Cisanello per il quale è scattato il protocollo predisposto per i casi di Creutzfeldt-Jakob, il morbo dello stesso ceppo della Bse, meglio nota come «mucca pazza», malattia che ha destato allarme in tutta Europa.

LA SALMA, appartenente sembra ad un uomo morto dopo alcuni giorni di agonia, all’alba di ieri è stata trasferita all’istituto di anatomia patologica di Siena per essere analizzata e nell’arco della stessa mattinata è rientrata all’obitorio di Pisa. Il cervello sarebbe, invece, stato inviato ad un istituto specializzato di Milano.

SARÀ DAL RISULTATO delle analisi istologiche svolte sull’organo attaccato dalla malattia che si potrà sapere se la morte è dovuta davvero alla Creutzfeldt-Jakob sporadica, patologia neurodegenerativa rara, che conduce ad una forma di demenza progressiva che diventa fatale nel giro di sei mesi e che colpisce con maggiore frequenza persone adulte che abbiano più di 60 anni.

IN ATTESA dell’esito dell’esame istologico, i sanitari dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana escludono, comunque, che si possa trattare di un caso di ‘mucca pazza’, variante del morbo identificata nel Regno Unito nel 1986 che colpisce i soggetti più giovani (età media 30 anni), con una durata minima di 15 mesi. La patologia non deriverebbe, cioè, dalla consumazione di carne bovina affetta da encefalopatia spongiforme che tanta paura ha destato in passato in Europa. Il protocollo specifico è stato, comunque, subito attivato e seguito dai sanitari dell’Aoup pisana in quanto il morbo può essere trasmesso da uomo a uomo attraverso trapianti di tessuti e organi, donazioni di sangue oppure nelle terapie che utilizzano ormoni umani naturali della crescita.

LE CAUSE della CJD sporadica non sono note. I sintomi tipici comprendono una progressione rapida verso uno stato di demenza. Nel tessuto cerebrale, la malattia porta a lesioni («buchi», da cui il nome encefalopatia spongiforme) accompagnate da ossia accumuli di particolari proteine. Dal 1993, da quando cioè in Italia esiste un sistema di sorveglianza, sono stati registrati qualcosa come 350 casi di Creutzfeldt-Jacob sporadici.