Migranti e Ong, la Cei: "Rispettare la legge, mai pretesti agli scafisti"

Il presidente Gualtiero Bassetti interviene nel dibattito e appoggia il codice di condotta del Viminale

Il presidente della Cei Gualtero Bassetti (Ansa)

Il presidente della Cei Gualtero Bassetti (Ansa)

Roma, 10 agosto 2017 - "Ribadisco, di fronte alla 'piaga aberrante' della tratta di esseri umani", "il più netto rifiuto a ogni 'forma di schiavitù moderna'. Ma rivendico con altrettanto vigore la necessità di un'etica della responsabilità e del rispetto della legge". Così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei interviene sul tema migranti, appoggiando la linea del governo sulle Ong e il codice di condotta imposto dal Viminale, pur senza farne un chiaro riferimento. "Proprio per difendere l'interesse del più debole, non possiamo correre il rischio - neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità - di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana", continua il presidente della Cei. "Dobbiamo promuovere, come ci insegna il Papa quotidianamente, la cultura dell'accoglienza e dell'incontro che si contrappone a quella dell'indifferenza e dello scarto. Ma dobbiamo farlo con grande senso di responsabilità verso tutti", ha concluso il porporato.

Presiedendo nella Cattedrale di Perugia il pontificale di San Lorenzo, il cardinale arcivescovo Bassetti ha citato come "motivo di angoscia per me pastore della Chiesa, ma anche cittadino consapevole della necessità della ricerca del bene comune per il suo Paese", la situazione che riguarda "i migranti e i rifugiati". "Alcuni dei quali - ha ricordato nell'omelia - sono ospitati nelle strutture ricettive della nostra diocesi". "Alcuni mesi fa, presentando qui a Perugia una mostra dal titolo 'I Migranti. La sfida dell'incontro' - ha proseguito - ho detto che questa sfida 'va affrontata con una profonda consapevolezza, grande coraggio e immensa carità'. Consapevolezza, coraggio e carità che però 'non bisogna mai disgiungere dalla dimensione della responsabilità. Responsabilità verso chi soffre e chi fugge; responsabilità verso chi accoglie e porge la mano'".

Il codice di condotta voluto dal Viminale per il salvataggio dei migranti ha spaccato le organizzazioni non governative. Con alcune che hanno deciso di non sottoscriverlo, come Medici senza frontiere. Da giorni il tema accende il dibattito politico. Solo pochi giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella era intervenuto in difesa della linea del ministro dell'Interno Marco Minniti.