Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Onu: "Già 3.800 morti nel Mediterraneo nel 2016"

Numero record nonostante sia calato il numero dei tentativi di traversata. Libia-Italia è la tratta più pericolosa: un morto ogni 47 arrivi

Un barcone di migranti

Un barcone di migranti

Ginevra, 26 ottobre 2016 - Sono almeno 3.800 i migranti morti dall'inizio dell'anno durante la traversata del Mediterraneo alla volta dell'Europa. Un numero record, ha denunciato oggi l'Onu. "Possiamo confermare che almeno 3.800 persone sono morte o disperse nel Mar Mediterraneo dall'inizio dell'anno, rendendo il bilancio delle vittime del 2016 il più alto mai registrato", ha detto un portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), William Spindler.  

Lo scorso anno erano state 3.771 le persone morte durante la traversata. Il triste primato toccato nel 2016 è stato raggiunto nonostante una significativa diminuzione dei tentativi di attraversare il Mediterraneo: nel 2015 ci provarono circa un milione di persone, quest'anno meno di 330mila. Il numero dei tentativi è diminuito, in seguito all'accordo di marzo scorso tra Ue e Turchia. 

La tratta più pericolosa, però, resta quella tra Libia e Italia: un morto ogni 47 arrivi. Tra Turchia e Grecia - riferisce l'Unhcr - c'è stato un morto ogni 88 arrivi. La ragione dell'aumento della mortalità è dovuta "alla pessima qualità dei barconi usati dai trafficanti di uomini e dall'aumentato numero di migranti stivati in ogni barcone per aumentare i profitti".