Migranti, fonti Viminale: "Donna e bimbo morti? Versione Ong è fake news"

Nel trasbordo di Linosa annegati 4 migranti: fermati 11 scafisti sbarcati a Pozzallo. E la Spagna ha superato l'Italia per numero di arrivi. La denuncia di Open Arms, smentita dal Viminale

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini a un comizio (Ansa)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini a un comizio (Ansa)

Ragusa, 17 luglio 2018 - Nel quotidiano, martellante dibattito sulla questione-migranti in Italia, dopo le polemiche tra il ministro Matteo Salvini e l'Europa sulla sicurezza dei porti libici, piomba oggi la notizia  della donna e del bimbo lasciati morire in mare dalla Guardia costiera libica, che dà il via a un fiume di reazioni politiche. Una versione, quella dell'omissione di soccorso, riportata dalla ong Open Arms e smentita da fonti del Viminale secondo cui si tratterebbe di una "fake news". 

 mentre si scopre che al largo di Linosa il 13 luglio sono annegati 4 migranti, tuffatisi in mare per raggiungere le navi Protector di Frontex e 'Monte Sperone' e oggi 11 scafisti sono stati fermati. 

SALVINI - "Sfido chiunque a trovare tweet dove invito a lasciar annegare qualcuno a mare Il mio obiettivo è salvare tutti, soccorrere tutti, nutrire tutti, ma evitare che tutti arrivino in Italia", mette le mani avanti il ministro dell'Interno da Fermo. "A prescindere da indicazioni che un ministro, padre di due figli, farebbe, e io nemmeno me lo sogno - ha sottolineato Salvini - Guardia Costiera e Marina Militare farebbero il loro dovere a prescindere da eventuali tweet. L'indicazione è quella di stroncare il traffico di essere umani che è l'unico modo per ridurre il numero dei morti. Continueremo a fare quello che egregiamente stiamo facendo, salvando le persone, ma cambiando le regole internazionali che non possono trasformare l'Italia in un enorme campo profughi".

E di fronte a chi accusa la politica del governo giallo-verde contrattacca: "Bugie e insulti di qualche Ong straniera confermano che siamo nel giusto: ridurre partenze e sbarchi significa ridurre i morti, e ridurre il guadagno di chi specula sull'immigrazione clandestina. Io tengo duro. #portichiusi e #cuoriaperti. 

In mattinata il ministro dell'Interno aveva ribadito via social la linea dura del governo: "Due navi di Ong spagnole sono tornate nel Mediterraneo in attesa del loro carico di esseri umani. Risparmino tempo e denaro, i porti italiani li vedranno in cartolina". 

LA DENUNCIA DI OPEN ARMS  - "Denunciamo l'omissione di soccorso in acque internazionali - twitta ong Proactiva Open Arms - e l'abbandono di una persona viva e dei cadaveri di un bambino e di una donna da parte della Guardia Costiera libica, che l'Italia legittima. Ogni morte è conseguenza diretta di questa politica".  E il fondatore della Ong, Oscar Camps, scrive: "La guardia costiera libica ha annunciato di aver intercettato una barca con 158 persone a bordo alla quale ha fornito assistenza medica e umanitaria. Quello che non ha detto è che hanno lasciato due donne e un bambino a bordo e hanno affondato la nave perché non volevano andare sulla pattuglia libica". Il racconto è agghiacciante: "Quando siamo arrivati, abbiamo trovato una delle donne ancora in vita, non abbiamo potuto fare nulla per recuperare l'altra donna e il bambino che a quanto pare è morto poche ore prima. Quanto tempo avremo a che fare con gli assassini arruolati dal governo italiano per uccidere?"

LE POLEMICHE -  A caldo, di fronte alle immagini delle vittime del mare, si alzano i toni di voce. Oltre alle accuse della Ong, il radicale Riccardo Magi attacca: "Non è accettabile che l'Italia continui a fornire i mezzi per questo olocausto". Dal Pd Matteo Orfini twitta in risposta a Salvini: "Una donna e un bambino lasciati morire. Dovresti tenere duro con i responsabili di questa tragedia non con chi li denuncia. #apriteiporti". 

 Maurizio Landini sottolinea che "c'è da combattere non le persone che hanno la pelle nera, ma il lavoro nero, che molto spesso viene fatto da chi ha la pelle bianca". Da bordo di una nave Open Arms il LeU Erasmo Palazzotto lancia un appello ai ministri dell'interno, passato e presente: "Caro Matteo Salvini e caro Marco Minniti. Di questi brutali assassini siete responsabili voi, i vostri accordi il vostro cinismo. Voglio ringraziare pubblicamente i volontari di Open Arms che stamattina hanno rischiato la loro vita per soccorrere queste persone".

ANNEGATI E ARRESTATI - Intanto sono stati fermati gli 11 scafisti del barcone soccorso sabato scorso e che facevano parte delle oltre 400 persone sbarcate tra domenica e lunedì a Pozzallo dalle navi Protector di Frontex e Monte Sperone della Guardia di finanza. Polizia, Guardia di finanza e carabinieri hanno sottoposto a fermo comandante e 10 membri dell'equipaggio, dotati di navigatore satellitare e bussola, con l'accusa di aver favorito l'immigrazione di 447 migranti. In tempi record sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica della Questura di Ragusa tutti i migranti e solo due nigeriani erano già stati in Italia ed espulsi perché irregolari. Il fermo è in relazione alla morte di quattro dei trenta migranti che, alla vista delle navi Protector di Frontex e 'Monte Sperone' della a largo di Linosa, si sono gettati a mare dal barcone.  Per questo, al comandante e ai 10 componenti dell'equipaggio di scafisti del barcone, la Procura di Ragusa ha contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto.

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POZZALLO, LA NOTA DI M5S - "Un'altra drammatica vicenda sui mercanti di uomini e i loro barconi della morte, la conferma che i viaggi della speranza in mare per raggiungere le coste italiane sono segnati da gravissime violazioni dei diritti umani, delitti e trattamenti degradanti", scrivono in una nota i componenti della commissione Esteri del Movimento 5 Stelle. "I fatti di cronaca emersi con le indagini a Pozzallo dimostrano quanto diciamo da tempo, il tentativo di cambiare le regole da parte del governo Conte altri non è che uno sforzo per salvaguardare vite umane - aggiungono - A questo si aggiunga il regime di negligente illegalità che caratterizza le traversate in mare: un intero equipaggio sottoposto a fermo perché accusato di favoreggiamento all'immigrazione, il capitano già sottoposto ad arresto nel 2004 come scafista, migranti già stati in Italia ed espulsi perché irregolari, un bilancio drammatico di 4 morti. Abbiamo acceso un faro sulla gravità della situazione, è ora che l'Europa tutta insieme dica basta ai viaggi sui barconi della morte per stroncare una volta per tutte la mafia del traffico di esseri umani", concludono.

SPAGNA SUPERA ITALIA - La Spagna ha superato l'Italia per numero di arrivi di migranti dall'inizio dell'anno al 15 luglio: 18.016 quelli sbarcati sulle coste spagnole, lungo la rotta del Mediterraneo occidentale, rispetto ai 17.827 arrivati attraverso la rotta centrale dalla Libia all'Italia. Sono i dati diffusi oggi dall'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ( Oim). In Spagna non si ferma intanto l'emergenza, con oltre 892 persone tratte in salvo nel solo fine settimana al largo delle coste andaluse stati portati in un campo profughi a Khoms.