Meningite, il Ministero rassicura: "Nessuna emergenza né carenza vaccini"

E i medici firmano l'appello: "No alla corsa indiscriminata al vaccino"

Meningite, un reparto di malattie infettive (Ansa)

Meningite, un reparto di malattie infettive (Ansa)

Roma, 5 gennaio 2017 - Il ministero della Salute scende in campo per sedare l'allarmismo scoppiato per i casi di meningite registrati in diverse zone d'Italia. E al termine di una riunione tecnica convocata dal Direttore generale della Prevenzione sanitaria fa sapere: nessun problema di approvvigionamento vaccini e nessuna emergenza sanitaria. "Non esiste alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica relativa alla meningite a livello nazionale", si legge nella nota diffusa al termine dell'incontro. A cui hanno partecipato rappresentanti del Ministero, dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Agenzia Italiana del Farmaco, del Comando dei Nas, di Farmindustria e della Regione Toscana, che hanno analizzato i dati dei casi di meningite verificatisi fino ad oggi nel Paese. Per quello che riguarda la Regione Toscana, dove da alcuni anni esiste un numero più elevato di episodi di Meningococco C rispetto alle attese, si legge ancora nella nota, "si è valutato l'andamento della casistica e concordato di proseguire con la collaborazione in atto". Nella riunione è stata, infine, ricordata l'importanza di seguire il calendario vaccinale e di consultarsi con il proprio medico in merito all'opportunità e alle tempistiche delle vaccinazioni.

L'APPELLO DEI MEDICI - E a  tranquillizzare la popolazione allarmata ci provano anche quattro grandi categorie mediche, la Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e la Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP). Che lanciano un appello alla popolazione di evitare una una corsa indiscriminata al vaccino perchè serve privilegiare le categorie più a rischio. I casi di meningite riscontrati in Italia non devono allarmare, dicono: "Sono in linea con la consueta incidenza della malattia, tranne che per la Regione Toscana dove le autorità sanitarie hanno intrapreso interventi straordinari di prevenzione".

image
image

Meningite, sintomi e contagio

NUOVI CASI - Napoli, Treviso, Ravenna, Barletta. Sono alcune delle città in cui nel frattempo si sono verificati nuovi casi di meningite. Una ragazza di 13 anni è stata ricoverata all'ospedale «Cotugno» di Napoli perché affetta da meningite ma non da meningococco. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. E' stato ricoverato in condizionicritiche all'ospedale di Ravenna un uomo di 40 anni, colpito da meningococco di tipo y, il cui sierotipo è uno dei quattro contenuti nel vaccino in uso. Ora le sue condizioni sono stabili e i familiari sono stati sottoposti a profilassi. A Barletta ieri il primo caso di meningite in Puglia. Si tratta di un senegalese di 43 anni, ricoverato in gravi condizioni. Il tipo di meningite accertata dai medici del nosocomio barlettano è virale, non batterica e, dunque - precisa l'azienda sanitaria - non infettiva. Ora è stabile. A Treviso è in terapia intensiva all'ospedale Cà Foncello un 47enne affetto da meningite da meningococco.

LE REGIONI - Intanto anche le Regioni cercano di tranquillizzare i cittadini. "Nel Lazio non esiste alcun allarme, infatti nel 2016 non sussistono incrementi di casi di meningite rispetto al periodo precedente (2001-2015), ma anzi rispetto al 2015 sono diminuiti passando dai 25 casi del 2015 ai 19 casi di meningite meningococcica del 2016 segnalati in tutta la regione (pari a 3,2 casi per milione di abitanti)", comunica la Regione Lazion in una nota. L'assessorato alla Saluta dell'Emilia-Romagna fa sapere: "Non c'è in Italia, tantomeno in Emilia-Romagna, un allarme meningite. Solo in alcune aree della Toscana si registra, dal 2015, un aumento dei casi da meningococco C. È questa la ragione per cui la Regione Toscana sta offrendo la vaccinazione a larghe fasce della popolazione. Si tratta, però, di una strategia vaccinale che ha motivo di essere adottata solo in Toscana".