Giovedì 18 Aprile 2024

L’allerta meningite non si ferma. Marche e Sicilia: gravi due giovani

Firenze, reagisce alle cure il bimbo di 4 anni colpito dal tipo C

Personale dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze nel laboratorio di immunologia (Ansa)

Personale dell'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze nel laboratorio di immunologia (Ansa)

Fermo, 19 dicembre 2016 - L’allerta meningite continua a tenere banco in tutta Italia. Un caso di meningite virale è stato accertato a Piazza Armerina in Sicilia: un uomo è stato ricoverato con cefalea e rigidità nucale. Altro caso preoccupante si registra in provincia di Fermo, nelle Marche mentre restano stabili le condizioni del bambino di 4 anni, di Cascina (Pisa) in rianimazione al Meyer di Firenze perchè colpito da meningite batterica di tipo C: reagisce alle terapie anche se la prognosi resta riservata.

Dopo il caso del bambino di Ascoli portato d’urgenza all’ospedale Mazzoni, una settimana fa, nelle Marche si torna a parlare di meningite. Questa volta la vittima è un 35enne di Monterubbiano, provincia di Fermo, ricoverato al Murri in coma farmacologico. Il giovane ha iniziato ad accusare forti mal di testa e poi febbre alta, fino a quando il dolore al capo è diventato lancinante ed è sopraggiunto lo stato confusionale.

Le condizioni del 35enne sono peggiorate notevolmente. A quel punto i familiari, preoccupati, hanno pensato di rivolgersi al pronto soccorso di Fermo, dove è stato trasportato sabato mattina. Qui i medici non hanno avuto difficoltà a capire che il paziente era affetto da una meningite in stato avanzato. Sono subito scattate le precauzioni igienico sanitarie e il malato è stato messo immediatamente in isolamento. Dopo le prime cure, che purtroppo non hanno sortito alcun effetto, il 35enne è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, dove lotta tra la vita e la morte. Al pronto soccorso sono scattate le operazioni di sterilizzazione dei locali in cui è stato ospitato il paziente e le procedure di profilassi per i medici e i paramedici entrati in contatto con lui. Stessa sorte per la compagna del giovane e per tutte le persone vicine, che ieri mattina hanno iniziato la cura preventiva antibiotica. Il paziente è stato sottoposto alle analisi del sangue per cercare di capire di che tipo di meningite si tratti: virale o batterica. Nel caso risultasse batterica, quindi molto più pericolosa, l’obiettivo sarà di capire al più presto a che ceppo appartenga.

La situazione, oltre che per le condizioni disperate del giovane, preoccupa per il dilagare del fenomeno a livello nazionale. È di ieri la notizia di un 34enne di Piazza Armerina, Enna, ricoverato con la stessa diagnosi del suo coetaneo fermano all’ospedale siciliano Umberto I. Nel suo caso la patologia è stata accertata dal prelievo del liquor, effettuato con una puntura lombare, già venerdì, quando l’uomo, che è sposato e padre di due bambini, si è presentato al pronto soccorso della sua città con forte emicrania, febbre e disorientamento. La risposta positiva del paziente alla terapia antibiotica ha fatto escludere che si tratti della forma virale da meningococco.

Gravi ma stabili, infine, le condizioni del bambino di quattro anni di Cascina colpito da meningite C e ricoverato al Meyer di Firenze. «È stabile, ha passato bene la notte, siamo fiduciosi» ha spiegato il direttore sanitario del Meyer ricordando però che le sue condizioni restano gravi e la prognosi è ancora riservata.