Martedì 23 Aprile 2024

Meningite, altro caso a Livorno. Vaccini, il piano Lorenzin

Grave bambino di 8 anni, dopo il decesso di due donne

Il ministro Lorenzin si vaccina contro  l'influenza (Ansa/Twitter)

Il ministro Lorenzin si vaccina contro l'influenza (Ansa/Twitter)

Roma, 23 novembre 2016 - Nuovo caso di meningite in Toscana. Un bimbo di 8 anni è stato ricoverato al Meyer di Firenze. Stando ai primi accertamenti, ha contratto una meningite di tipo C e si trova in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Il piccolo, vaccinato nel 2009, era fuori copertura poiché l’effetto del siero dura cinque anni. Non si spegne quindi la paura dopo il decesso di due donne negli ultimi giorni. L’assessore alla Salute della Toscana Stefania Saccardi ha rinnovato l’appello a vaccinarsi contro la meningite ricordando che «è l’unico strumento per proteggersi» e che «la Regione ha prolungato la campagna straordinaria contro il meningococco C fino al 31 marzo 2017». In meno di due anni, in Toscana, ci sono stati 13 morti.

 Intanto a livello nazionale, il nuovo piano vaccinale, finanziato con la manovra dell’anno scorso, è in dirittura d’arrivo: manca solo la lettura delle commissioni Sanità di Camera e Senato e fonti del ministero della Salute assicurano che andrà in Gazzetta ufficiale dopo il 12 dicembre. Per il 2017 sono destinati al nuovo Piano nazionale vaccini altri 100 milioni che diventano 127 nel 2018 e 186 nel 2019. Anche sul fronte delle altre malattie infettive la soglia di sicurezza del 95% è lontana. Solo sei regioni la superano per l’anti-polio, stesso discorso per tetano, difterite, epatite B, pertosse, Hib. Il 2014 era stato l’anno della prima discesa sotto il 95%, il 2015, secondo le prime stime, invece di una ripresa ha visto un nuovo calo stimabile attorno all’1,5%. Particolarmente preoccupanti sono i dati per morbillo e rosolia, che hanno perso 5 punti dal 2013 al 2015, passando dal 90,4% all’85,3%.

 Il ministro Lorenzin parla di una vera e propria «battaglia per rialzare il livello di vaccinazioni rispetto a malattie che erano scomparse ma se viene meno l’effetto gregge possono ritornare». Tra le novità previste c’è l’offerta gratuita del vaccino antimeningococco B per i nuovi nati su tutto il territorio nazionale, più protezione contro i diversi ceppi di infezione meningococcica per bambini e adolescenti grazie all’offerta del vaccino antimeningococcico tetravalente, vaccinazione contro il papilloma virus anche per gli adolescenti maschi. In Italia, circa il 70% delle ragazze è stato vaccinato a 12 anni per il papilloma virus responsabile della totalità dei tumori al collo dell’utero, del 90% di quelli dell’ano, del 70% di quelli del pene e del 30-40% di quelli oro-faringei. Ma ci sono grandi differenze tra le regioni: in Toscana e in Umbria si supera l’80%, mentre in Campania e Sicilia (ma anche nella provincia di Bolzano) non si raggiunge il 60%. Infine altri due vaccini entrano nei Lea e saranno dunque gratuiti per i nuovi nati, il rotavirus (da somministrare nel primo anno di vita) e l’antivaricella (dal 13/o mese).