Mercoledì 24 Aprile 2024

Il marò Latorre resterà in Italia

La decisione della Corte suprema indiana: potrà rimanere in patria fino alla fine dell'arbitrato internazionale

I due marò Massimiliano Latorre (a destra) e Salvatore Girone (Ansa)

I due marò Massimiliano Latorre (a destra) e Salvatore Girone (Ansa)

Roma, 28 settembre 2016. Il marò Massimiliano Latorre resterà in Italia. Lo ha stabilito la Corte Suprema di Nuova Dehli che ha riconosciuto al fuciliere di marina - accogliendo la richiesta italiana - il diritto a rimanere in patria fino alla conclusione dell’arbitrato internazionale. Latorre era rientrato in Italia nell’agosto del 2014, in seguito a un ictus, ed è rimasto in Italia solo grazie a una serie di permessi, l’ultimo dei quali in scadenza il 30 settembre. Salvatore Girone, l’altro marò, è rientrato in patria lo scorso 28 maggio. La Corte permanente di arbitrato dell’Aia dovrà stabilire chi, tra Italia ed India, ha la giurisdizione sul caso. I due marò potranno entrambi attendere la sentenza in Italia. La Farnesina - si legge in una nota - accoglie con soddisfazione la decisione odierna. Si tratta di un passaggio importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per fare valere le ragioni dei nostri due Fucilieri di Marina. 

«Momentaneamente si spezza questo circolo vizioso che vedeva ogni tanto la nostra vita messa in discussione - ha commentato Paola Moschetti, compagna del marò -. Ora avremo più tempo per recuperare una vita normale. Massimiliano è contento, anche per lui si prospetta un periodo più tranquillo».