Venerdì 19 Aprile 2024

Gli uomini in carriera sempre più stregati dai guru dell'occulto

Benestanti nelle trappole dei maghi. "I peggiori sono quelli che si proclamano guaritori in nome dello spirito"

Magia e occulto

Magia e occulto

Bologna, 22 marzo 2017 - Dal mago per fare carriera. Per "quello scatto che non arriva, per un’elevazione sociale. Il guru ti spiega come liberare energie e potenziare le tue capacità. È un modo molto subdolo ma efficace per incoraggiare le persone a trovare dentro di sé qualsiasi risposta ai problemi, mandandole in tilt".

Don Aldo Buonaiuto, prete marchigiano, è la voce e il volto del telefono antisette, aperto 15 anni fa dall’associazione Papa Giovanni XXIII, la creatura fondata da don Oreste Benzi (800228866). È partito con poche decine di richieste, l’anno scorso ha superato i 3.800 contatti, 1.600 i casi trattati, dall’inizio le domande d’aiuto sono state più di 13mila. I dati ci dicono che sei vittime su dieci l’anno scorso erano uomini, "più spregiudicati nell’inserirsi, mentre le donne sono ancora intimidite dai culti estremi". Non solo: "È in aumento il ceto alto, anche se quello medio resta il più colpito". Infine una conferma, le sette continuano a concentrarsi soprattutto a nord (41%).

Il nostro viaggio nel mondo dell’esoterismo si chiude dando la parola a quelli che aiutano le vittime, sono sacerdoti e laici. I numeri dell’associazione Papa Giovanni confermano quel che aveva già denunciato all’inizio dell’inchiesta Lorita Tinelli del Cesap: il fenomeno ha conquistato la fascia benestante della società. Don Aldo aggiunge che fa adepti, "magari reclutati solo per una messa nera, usati e buttati via, si chiamano ‘accessori’. Diversi sono gli ‘affiliati’, persone assoggettate e convinte di svolgere un servizio per una giusta causa".

I guru dell’occulto, aggiunge don Aldo, "si presentano spesso come guaritori in nome degli spiriti, delle energie, questa è una delle parole più di moda. S’insinuano nelle debolezze, per questo bisogna denunciare. S’improvvisano medici alternativi, guide spirituali, medium in contatto con i defunti o i demoni. In tutto questo, le istituzioni sono completamente assenti". Denuncia l’inerzia dello Stato anche Giovanni Panunzio, marchigiano di Senigallia e sardo d’adozione, insegnante di religione e fondatore del telefono antiplagio nel ’94. Il suo ultimo dossier sull’occulto risale a 4 anni fa. Si è arreso? "Di sicuro non denunciamo più – confessa –. Siamo diventati un osservatorio. Quando qualcuno ci chiama, lo indirizziamo alle forze di polizia. Lo Stato è inadempiente, il Parlamento non legifera. Penso alla circonvenzione d’incapace: dovrebbe essere allargata, da reato contro il patrimonio a reato contro la persona. Invece in Italia è possibile aprire dall’oggi al domani un’attività di sensitivo, cartomante, guaritore, taumaturgo, senza chiedere niente a nessuno. Il punto centrale è la pubblicità. Per le dipendenze non dovrebbe essere consentita. E invece sono in tantissimi a guadagnarci. Una grandissima ipocrisia". Nella sua esperienza dalla parte dei truffati Panunzio ne ha viste di tutti i colori. Si deve a una sua denuncia la scoperta dei talismani a tempo, "una presa in giro potente che creava dipendenza dai maghi. Un amuleto che andava ricaricato con energia. Per fare soldi, chiaro. Ora vanno molto di moda gli spiritisti. C’è chi fa credere di ricevere sms dall’aldilà".

Delirio pericoloso. "Chi frequenta gli operatori dell’occulto nel 70% dei casi è anche appassionato di gioco d’azzardo – annota Panunzio –. Lo abbiamo scritto anni fa, l’intreccio è sempre attuale". In rete, abbiamo documentato nella nostra inchiesta, si scopre una triangolazione che comprende anche le linee hot. "Aggiungerei in coda le finanziarie – completa Panunzio –. È una catena. Il telefono erotico in teoria dovrebbe risolvere problemi d’amore, proprio come la cartomante. Le scommesse sono un classico perché i maghi dànno anche i numeri cosiddetti vincenti. Naturalmente si fanno pagare. E se non escono, ribaltano sul cliente. Lei non ha eseguito esattamente quel che le ho chiesto, si è attirato altre negatività, la colpa è sua". Alla fine di questo viaggio, "quando ci si accorge di essere scivolati in una trappola, si rimane disturbati, il malessere non passa neanche con l’aiuto dei farmaci – testimonia don Aldo –. Quanti disperati cercano la figura del sacerdote o dell’esorcista per chiedere aiuto".

3- Fine