Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, 23enne muore in codice rosso. Padre: "Lo hanno ammazzato"

Quattro ore di attesa all'ospedale Loreto Mare per fare un'angioTAC. Ministro Lorenzin invia task force

Antonio Scafuri (da Facebook)

Antonio Scafuri (da Facebook)

Napoli, 20 agosto 2017 - "Mio figlio è stato ammazzato. Mentre lui moriva, al pronto soccorso litigavano per decidere chi dovesse salire sull'ambulanza che doveva portare Antonio a fare una angioTAC. Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare". Sono queste le parole di Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il giovane morto ieri dopo quattro ore di attesa in codice rosso nell'ospedale di Loreto Mare, Napoli. Il 23enne era arrivato al Pronto soccorso a causa delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a Ercolano il 16 agosto.

IL RACCONTO DEL PADRE - Non si dà pace, Raffaele Scafuri, e racconta: "Siamo arrivati al Loreto Mare attorno alle 21.30 e siamo stati subito assistiti. Poi mio figlio è stato posto su un lettino in attesa di effettuare l'esame utile a comprendere se vi fossero problemi ai vasi sanguigni". "Su questo lettino è rimasto per ore, saranno state le 4 quando ho alzato la voce e solo allora medici e infermieri si sono messi d'accordo, dopo che li avevamo visti anche litigare. Intanto Antonio moriva" prosegue l'uomo. "Io voglio giustizia, voglio sapere chi ha ucciso mio figlio. Non si trattano così le persone". "Era freddo, era morto da tanto tempo - conclude - non ci hanno detto nulla". L'uomo ricorda che, dopo l'angiotac, il figlio "era stato portato in Rianimazione a causa delle tante fratture". Poi, insieme con la moglie, non ha più visto in vita il figlio: "Ci avevano assicurato che avremmo visto Antonio verso le 13 e che gli esiti degli esami erano favorevoli. Poi abbiamo saputo che il ragazzo era stato colto da tre infarti. Adesso pretendiamo la verità".

"FARE CHIAREZZA" - Il Codacons - a seguito della denuncia presentata dal responsabile del Pronto soccorso dell'ospedale Loreto Mare, Alfredo Pietroluongo e diffusa dal consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli. - ha fatto sapere che il caso rappresenta "un grave episodio per il quale bisogna fare subito chiarezza, accertando al più presto cause e responsabilità". In particolare, ha comunicato, la ministra Lorenzin deve dare risposte convincenti alle accuse gravissime di 'superficialità di comportamento' e 'disprezzo per la tutela dell'utenza ancora prima dell'inosservanza ai più elementari doveri professionali' di cui si trova traccia nella denuncia.

TASK FORCE - Intanto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l'invio della task force per accertare quanto accaduto all'ospedale. In una nota il ministero rende noto che "faranno parte della task force esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), Carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute".

L'ingresso del Pronto Soccorso dell'ospedale ''Loreto Mare'' di Napoli (Ansa)
L'ingresso del Pronto Soccorso dell'ospedale ''Loreto Mare'' di Napoli (Ansa)