Lara Bombonati arrestata per terrorismo. "Faceva staffetta per jihadisti"

"Era pronta a ripartire per la Siria". Il marito ucciso durante un'irruzione. La nonna: "Mia nipote combattente? E' una brava ragazza"

A sinistra Lara Bombonati, a destra combattimenti in Siria

A sinistra Lara Bombonati, a destra combattimenti in Siria

Roma, 24 giugno 2017 - "Ho visto Lara una settimana fa, in paese, tutta vestita di scuro come ormai succedeva da qualche anno. La riconoscevi solo dagli occhi. Quella trasformazione radicale aveva colpito tutti". Un vicino di casa della nonna di Lara Bombonati ricorda così le ultime apparizioni a Garbagna (Alessandria), della 26enne arrestata a Tortona con l'accusa di terrorismo internazionale. Il borgo del Piemonte è scossa dall'arresto della concittadina, convertita all'Islam dopo aver sposato Francesco Cascio, italiano originario di Taranto, morto lo scorso 26 dicembre durante una non meglio precisata "irruzione armata" in un campo di addestramento in Siria. Secondo quanto emerge dalle indagini la giovane, entrata e uscita più volte dalla Siria, faceva da staffetta tra la Siria e la Turchia per conto delle milizie jihadiste ed era pronta a partire di nuovo. Per questo è scattato l'arresto. Ora la donna, che si faceva chiamare con il nome islamico di Khadija, si trova reclusa nel carcere della Valletta di Torino per la convalida del fermo bisognerà aspettare lunedì.

PRONTA A RIPARTIRE - Le indagini sono partite con le segnalazioni dei familiari, che ne avevano denunciato la scomparsa dando indicazione - secondo quanto si apprende da fonti investigative - della progressiva deriva radicale nella professione di fede islamica. In seguito alla denuncia gli investigatori monitoravano i suoi spostamenti. Dopo la conversione all'Islam, la presunta foreign fighter si era trasferita col marito in Turchia e in Siria dove, dopo l'affiliazione al gruppo combattente Hàyat Tahrir Al-Sham, si occupava di dare assistenza logistica, sanitaria e psicologica ai combattenti. E spesso faceva da staffetta verso la Turchia per consegnare o acquisire documenti. In occasione di uno di questi viaggi, la Bombonati era stata arrestata dalle autorità turche mentre cercava di rientrare in Siria utilizzando documenti contraffatti.  Espulsa, era stata segnalata all'antiterrorismo italiano. La donna voleva ripartire per la Siria e stava organizzando il viaggio attraverso alcuni "contatti in Belgio". Per questo è stata arrestata a Tortona la notte del 22 giugno. 

LA NONNA - Il paese di Garbagna è scosso e assediato dai giornalisti. L'anziana nonna della presunta foreign fighter è stata raggiunta dalla stampa. "L'ultima volta che l'ho vista è stato a Natale, è venuta a farmi gli auguri, ma di quello che sta accadendo non so nulla...", dice confusa. "Una terrorista? Mia nipote? È una brava ragazza...", si limita a dire la donna davanti alla casa di Garbagna assediata dai reporter. La giovane, grafica pubblicitaria, aveva conosciuto il marito morto in Siria in paese. "Si erano conosciuti qui, sì", ricorda la nonna prima di essere accompagnata in casa da una parente. "Non abbiamo nulla da dire, ci sono delle indagini in corso...", dice quest'ultima.

IL VICINO - Un vicino ricorda anche il marito morto in Siria, Francesco Cascio: "un ragazzo magrolino, i capelli un pò lunghi e lo stile hippy prima di convertirsi, la barba lunga e l'aspetto da islamico". Il sindaco di Garbagna Fabio Semino ricorda Lara: "La ricordo girare con il velo, una cosa che all'epoca destava molto scalpore - dice il primo cittadino -. Siamo una piccola comunità e, anche se allora non c'erano le preoccupazioni di oggi, era strano vedere una nostra concittadina vestita come una musulmana£.