Un barcone di migranti soccorso dalla marina militare italiana (Lapresse)
Lampedusa, 17 ottobre 2017 - Cinque magrebini, quasi certamente tunisini ospiti dell'Hot spot di Lampedusa, avrebbero tentato di violentare nella sua abitazione una donna di Lampedusa. E' successo stamattina i cinque avrebbero desistito di fronte alla reazione della vittima, che oltre ad affrontarli con un bastone, ha cominciato a gridare e a chiedere aiuto facendo credere loro che ci fossero alcuni familiari in casa.
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La donna, che ha 50 anni, ha presentato denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare gli aggressori. L'abitazione della donna - sposata e con figli - si trova lungo la strada che dalla struttura di accoglienza di contrada Imbriacola conduce fino al centro del paese. È stata la stessa vittima a chiamare i carabinieri e a raccontare nei dettagli il tentativo di violenza sottolineando che gli aggressori erano quasi certamente tunisini.
In questo momento l'hot spot di Lampedusa ospita circa 500 nordafricani, quasi tutti tunisini; gli ultimi 105 sbarcati la notte scorsa. Nei giorni scorsi il sindaco Totò Martello aveva denunciato la mancanza di sicurezza sull'isola, segnalando una serie di reati come piccoli furti e molestie che sarebbero stati commessi proprio dai tunisini. Queste sue dichiarazioni avevano innescato una dura polemica anche con l'ex primo cittadino Giusi Nicolini.
La tentata violenza avviene alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo campo di calcio di Lampedusa - che nelle intenzioni sarà un centro di aggregazione dell'isola - alla presenza del ministro per lo Sport Luca Lotti, del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, del sindaco della cittadina siciliana Salvatore Martello, del Commissario straordinario della Lega B Mauro Balata e del direttore generale Paolo Bedin.