Incendio a Pomezia, nube verso Roma Sud

"Meglio chiudere le finestre". I timori: amianto e diossina. Ma il Comune rassicura: "L'Arpa non ha rilevato stostanze inquinanti"

Incendio a Pomezia, vigili del fuoco ancora al lavoro (Ansa)

Incendio a Pomezia, vigili del fuoco ancora al lavoro (Ansa)

Roma, 6 maggio 2017 - Vanno avanti le operazioni dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio divampato ieri a Pomezia in un deposito di rifiuti in plastica della ditta Eco X sulla Pontina Vecchia. "Ci vorranno ancora ore per lo spegnimento completo", ha detto il sindaco Fabio Fucci. La nube provocata dalle fiamme si sta spostando verso Pomezia e Roma. Il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani - spiegano vigili urbani al lavoro su luogo incendio - ora ha cambiato direzione e punta sulla direttrice Pomezia-Roma. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l'odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.

VIDEO Dentro lo stabilimento bruciato a Pomezia

"Al momento dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla normativa vigente. Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma sud. L'Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori". E' quanto rende noto il Campidoglio. 

Resta però il timore di un'emergenza ambientale dovuta alle polveri e ai materiali bruciati che hanno dato luogo all'enorme colonna di fumo nero e alla nube che potrebbe contenere diossine, dovute alle plastiche bruciate, e anche amianto. Il sindaco aveva emesso già ieri un'ordinanza per l'evacuazione delle case immediatamente vicine al luogo del rogo e per la chiusura di scuole e luoghi pubblici, ma ora le polveri che si stanno depositando fanno paura.

E mentre la Procura di Velletri indaga per incendio colposo, Asl e Regione Lazio hanno incaricato l'Arpa di procedere con i rilievi per verificare la qualità dell'aria e la presenza di polveri tossiche. Sarà necessario aspettare però che le polveri si depositino, quindi serviranno alcuni giorni, fanno sapere i responsabili. In una nota diffusa ieri in serata, l'Asl 6 chiariva di aver chiesto all'Arpa "ritenendo possibile la presenza di coperture in amianto sui capannoni dell'impianto, di estendere l'attività di campionamento ambientale al fine di determinare eventuale presenza di fibre aerodisperse".

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VIDEO I vigili del fuoco dentro al deposito di Pomezia

"Escludo che nel nostro stabilimento ci fossero rifiuti pericolosi", dice però un ex manager della società Eco X. "In quel cassone - l'uomo indica un cumulo di materiali all'interno del cancello non coinvolto dalle fiamme - come si può vedere ci sono cassette della frutta, sedie e niente di pericoloso. Noi ritiriamo i rifiuti dai centri commerciali ed è assolutamente falso che ci sia amianto sul tetto visto che è di cemento".

Intanto l'Ansa ha appreso da fonti qualificate sul luogo dell'incendio che i controlli sull'azienda Eco X dopo l'esposto del comitato di quartiere Cinque Poderi non sarebbero mai stati fatti. Il Comando della Polizia municipale, infatti, non avrebbe mai disposto il sopralluogo insieme al Noe e alla Asl. I cittadini denunciarono nel novembre 2016 la presenza di notevoli quantità di rifiuti nell'azienda, il timore della mancanza di idonee misure di sicurezza e il conseguente rischio di incendi.