Martedì 23 Aprile 2024

Ilaria Alpi, Omar Hassan assolto e scarcerato

Nel processo di revisione è stato liberato, dopo aver scontato 16 anni di pena. Il duplice omicidio resta senza colpevoli. La madre di Ilaria: "Come fossero morti di caldo"

Ilaria Alpi e Omar Hassam

Ilaria Alpi e Omar Hassam

Perugia, 19 ottobre 2016 - Al termine del processo di revisione, la Corte d'appello di Perugia ha assolto il somalo Hasci Omar Hassan dall'accusa di avere partecipato all'omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, a Mogadiscio nel marzo '94. Omar Hassan si è sempre proclamato innocente e ha scontato in carcere 16 dei 26 anni che gli erano stati inflitti. E la madre di Ilaria Alpi, seduta accando a lui in aula, lo abbraccia e si lascia andare a un lungo sfogo amaro: "Troppi depistaggi, è come se Ilaria e Miran fossero morti di caldo... Tutti quei magistrati dovrebbero vergognarsi".

IL PROCESSO - Hassan è stato assolto con la formula "per non avere commesso il fatto". La Corte ha inoltre disposto la revoca di qualsiasi limitazione della libertà personale del somalo, che era attualmente affidato ai servizi sociali. Hassan ha assistito alla lettura della sentenza e ha gioito con alcuni amici e parenti che erano con lui. Seduto in aula insieme alla madre di Ilaria Alpi, Luciana, che ha sempre sostenuto la sua estraneità al duplice delitto, alla lettura della sentenza l'ha abbracciata, commosso. "Sono felice, dopo oltre 17 anni di carcere, ho potuto dimostrare la mia innocenza - ha commentato - grazie ai miei tre avvocati che mi sono stati sempre vicino e non mi hanno abbandonato, neppure nei momenti difficili. Finalmente è stata fatta giustizia".

Uno dei suoi difensori, Duale Duglas, aveva sottolineato in aula: "Hassan non ha fatto nulla, era a 300 chilometri da Mogadiscio. Gelle (il supertestimone, ndr) è un grande mentitore". E ha aggiunto: "A distanza di 22 dall'omicidio siamo ancora qui per chiedere che venga messa la parola fine su un episodio terribile che ha colpito la coscienza dell'opinione pubblica italiana e non solo".

"Se è vero che Hassan è stato condannato, dobbiamo avere anche il coraggio di ammettere che possa essere innocente", aveva detto il pg Dario Razzi nel chiederne l'assoluzione. E aveva bollato come "inattendibile" il somalo Ahmed Ali Rage, detto Gelle: il supertestimone aveva chiamato in causa Hassan, salvo poi ritrattare tutto e ammettere che non era presente al momento dell'agguato contro i due italiani a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. 

 Hashi Omar Hassan, condannato per la morte di Ilaria Alpi (Ansa)
Hashi Omar Hassan, condannato per la morte di Ilaria Alpi (Ansa)

Pensando poi alla figlia, la signora Luciana aggiunge: "E' come se lei e Miran Hrovatin fossero morti per il caldo che faceva a Mogadiscio. La verità non l'abbiamo e secondo me non l'avremo mai - ha ribadito nel suo lungo sfogo - Ormai sono passati quasi 23 anni e il tempo è dalla loro. Non dalla mia parte. Ora non so cosa farò. Sono stanca e non ho più voglia di farmi prendere in giro da queste persone. Perché ci hanno riempito di bugie, di depistaggi, e non hanno combinato nulla".

"Sono offesa, amareggiata - continua - Dovrebbero avere un po' di vergogna tutti questi magistrati che si sono susseguiti nelle indagini di Ilaria ad essere a questo punto dopo 23 anni. Dopo le battaglie che abbiamo fatto mio marito e io. Dai giudici non mi aspetto niente". Poi ha sottolineato che Omar Hassan è stato assolto "grazie a una giornalista, non grazie alla procura di Roma. Se non ci fosse stata Chiara Cazzaniga (la giornalista di Chi l'ha visto che ha rintracciato e intervistato il supertestimone - ndr) probabilmente Hasci sarebbe ancora in carcere. Questo glie lo dobbiamo anche perché spesso si parla male dei giornalisti e invece spesso fanno più del loro dovere".