Mercoledì 24 Aprile 2024

Giugliano, 50 indagati al Comune. "Furbetti del cartellino incastrati da video"

L'inchiesta per assenteismo: 18 dipendenti sospesi. "Strisciavano il badge e poi si dileguavano. Anche per giocare al gratta e vinci"

Giugliano, furbetti del cartellino ripresi nei video dei carabinieri

Giugliano, furbetti del cartellino ripresi nei video dei carabinieri

Napoli, 24 gennaio 2017 - Strisciavano il badge e poi si dileguavano. Anche per andare a giocare al gratta e vinci. E' quanto emerge dai filmati delle telecamere piazzate dai carabinieri. Le immagini raccontano di un nuovo scandalo 'furbetti del cartellino', che arriva stavolta da Giugliano in Campania (Napoli). Nell'inchiesta per assenteismo sono indagati 50 dipendenti comunali, 18 sono stati sospesi con un'ordinanza del gip di Napoli Nord, eseguita dai militari dell'Arma. Tra le accuse truffa aggravata e di falsa attestazione o certificazione in concorso, e omessa denuncia.  

Secondo la ricostruzione degli investigatori,  44 dei 50 indagati "attestavano o facevano attestare falsamente la loro presenza usando indebitamente il badge e inducendo in errore l'ente nel calcolo delle remunerazioni". Altri sei, responsabili di servizi di vari uffici del Comune, avrebbero omesso di denunciare le condotte truffaldine del personale. 

Nei video investigativi, i 'furbetti' sono immortalati mentre timbrano e poi trascorrono il tempo all'esterno del luogo di lavoro. C'è chi passa il badge e va via ad occuparsi di faccende private, o, a giocare al 'gratta e vinci'. Chi striscia anche per conto di altri, tirando fuori i vari cartellini da tasche diverse dei vestiti. Quel che si dice un 'lavoro' di squadra. 

CODACONS CHIEDE LICENZIAMENTO - "Se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dalla Procura, dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati", afferma il Codacons che annuncia di volersi costituire parte offesa, chiede il licenziamento immediato dei "furbetti del cartellino" e l'avvio di azioni di recupero delle retribuzioni. "Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti - spiega Carlo Rienzi - Il danno per i cittadini è duplice: da un lato i servizi resi dall'ente pubblico dove lavoravano i 50 dipendenti hanno subito un peggioramento a causa dell'assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall'altro vi è un evidente spreco di soldi pubblici".