Morto l'ex poliziotto Giovanni Aiello, il controverso "faccia di mostro"

Aiello è ritenuto da diverse procure un personaggio chiave di tanti misteri, stragi e omicidi, siciliani anche se non è mai arrivato a processo

L'ex poliziotto in pensione Giovanni Aiello in un fermo immagine del 2014 (Ansa)

L'ex poliziotto in pensione Giovanni Aiello in un fermo immagine del 2014 (Ansa)

Roma, 21 agosto 2017 - E' morto l'ex poliziotto della squadra Mobile di Palermo Giovanni Aiello. L'ex agente, con il volto sfregiato da una fucilata, era stato più volte chiamato in causa, col nomignolo "faccia da mostro", quale presunto killer di Stato e anche come elemento di collegamento tra cosche e servizi segreti, in relazione a vari fatti di sangue di mafia degli anni '80 e '90. 

Aiello, che aveva 71 anni, è deceduto su una spiaggia di Montauro (Catanzaro), dove viveva in solitudine. Un malore, probabilmente un infarto, lo ha colto mentre stava tirando a riva la sua barca, aiutato da altri bagnanti, quando improvvisamente è crollato a terra. Inutile l'utilizzo di un defibrillatore e l'arrivo dei sanitari del 118. 

Giovanni Aiello, "faccia da mostro" per la lunga cicatrice sul volto, nei giorni scorsi era tornato alla ribalta per i suoi presunti rapporti con Bruno Contrada, nell'ambito di una inchiesta della Procura di Reggio Calabria che indaga su un patto stretto tra 'ndrangheta e Cosa nostra, negli anni delle stragi, per destabilizzare lo Stato.

L'ex poliziotto, secondo quanto testimoniato dai collaboratori di giustizia, si sarebbe aggirato come un'ombra nella Palermo delle stragi e degli omicidi eccellenti: dal fallito attentato dell'Addaura alla strage di via D'Amelio, fino all'omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie incinta. 

Aiello, indagato da diverse procure e considerato personaggio chiave di tanti misteri siciliani anche se non è mai arrivato a processo, sarebbe stato al centro di una ragnatela di mafia e apparati deviati dello Stato, ma lui ha sempre negato ogni coinvolgimento. E' in congedo dal 1977.