Giorni zona arancione e zona rossa: il calendario

Da oggi fino al 7 gennaio, giorno per giorno, tutte le restrizioni decise con il decreto. Il lockdown più duro sarà tra il 31 dicembre e il 3 gennaio, e tra il 5 e il 6 gennaio. Dal 7, salvo impennate di contagi, si torna in giallo

Il calendario dei giorni rossi e arancioni

Il calendario dei giorni rossi e arancioni

Roma, 28 dicembre 2020 - Arancione, rosso, giallo. I colori che, negli ultimi mesi, hanno regolato le nostre vite, decidendo di fatto cosa poter fare e cosa no in una certa regione o zona, continueranno a segnare gli ultimi giorni dell'anno e i primi di quello successivo. Vediamo dunque, giorno per giorno, come comportarci per non contravvenire al decreto sulla stretta anti-Covid.

Covid, il bollettino dell'1 gennaio. Dati sul Coronavirus: Italia e regioni

Capodanno senza fuochi d’artificio. Cenone ridotto con (soli) due amici

Coronavirus Italia, il bollettino del 29 dicembre

Da oggi fino al 30 dicembre: zona arancione

Per tre giorni di fila - oggi, domani e mercoledì - tutta Italia sarà zona arancione, ovvero a rischio intermedio di contagio. Sarà possibile, quindi, spostarsi liberamente all'interno del proprio Comune di residenza senza autocertificazione, ma solo dalle 5 alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco. Se si vive in un piccolo municipio, sotto i 5mila abitanti, ci si può recare in un Comune limitrofo differente, entro un'area di 30 chilometri, ma non verso un capoluogo di provincia. Attenzione: si potrà fare visita a parenti o amici non conviventi solo una volta al giorno e massimo in due persone conviventi (oltre i figli sotto i 14 anni), senza uscire mai dalla propria regione di residenza. Sarà poi sempre possibile raggiungere la seconda casa, ma solo se nella stessa regione di residenza e per un solo nucleo famigliare. E' poi sempre possibile tornare nella propria abitazione di residenza. I negozi saranno aperti per lo shopping fino alle 21, i bar e ristoranti, invece, resteranno chiusi: consentito però l'asporto e la consegna del cibo a domicilio tra le 5 e le 22.  

Cosa si può fare in zona arancione: le faq

image
image

Da Capodanno al 3 gennaio: zona rossa

A cavallo dell'anno, l'Italia tornerà in zona rossa, quindi a rischio alto di contagio. Di fatto, è una situazione di lockdown. L'obiettivo è quello di evitare feste e assembramenti per l'inizio del 2021, dunque ci si può aspettare una stretta nei controlli, soprattutto il 31 dicembre e l'1 gennaio. In questi quattro giorni, la circolazione sarà vietata anche all'interno del proprio Comune di residenza, se non dotandosi di autocertificazione (motivi di lavoro, di urgenza, come fare la spesa, e sanitari). Resta la solita deroga delle feste: si potrà fare visita a parenti o amici non conviventi solo una volta al giorno e massimo in due persone conviventi (oltre i figli sotto i 14 anni), senza uscire mai dalla propria regione di residenza. Sarà poi sempre possibile raggiungere la seconda casa, anche in questi giorni rossi, ma solo se nella stessa regione di residenza e per un solo nucleo famigliare. E' poi sempre possibile tornare nella propria abitazione di residenza. Per quanto riguarda i festeggiamenti, è vietato fare feste in gruppo in casa o all'aperto, e creare assembramenti. Negozi, bar e ristoranti resteranno chiusi, ma sono sempre previste l'asporto o le consegne a domicilio, fino alle 22. Le messe devono finire prima delle 22 o iniziare dopo le 5 di mattino. 

Il 4 gennaio si torna tutti in zona arancione

Una boccata d'ossigeno dal lockdown di inizio anno arriverà lunedì 4 gennaio, quando l'Italia tornerà a 'indossare' l'arancione. Sarà possibile, quindi, spostarsi liberamente all'interno del proprio Comune di residenza senza autocertificazione, ma solo dalle 5 alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco. Se si vive in un piccolo municipio, sotto i 5mila abitanti, ci si può recare in un Comune limitrofo differente, entro un'area di 30 chilometri, ma non verso un capoluogo di provincia. Attenzione: si potrà fare visita a parenti o amici non conviventi solo una volta al giorno e massimo in due persone conviventi (oltre i figli sotto i 14 anni), senza uscire mai dalla propria regione di residenza. Sarà poi sempre possibile raggiungere la seconda casa, ma solo se nella stessa regione di residenza e per un solo nucleo famigliare. E' poi sempre possibile tornare nella propria abitazione di residenza.  I negozi saranno aperti per lo shopping fino alle 21, i bar e ristoranti, invece, resteranno chiusi: consentito però l'asporto e la consegna del cibo a domicilio tra le 5 e le 22.  

La Befana riporta il rosso il 5 e 6 gennaio

Con l'avvicinarsi della Befana, torna l'Italia in rosso e, con questo colore, il lockdown. Il 5 e il 6 gennaio 2021, dunque, la circolazione torna a essere vietata anche all'interno del proprio Comune di residenza, se non dotandosi di autocertificazione (motivi di lavoro, di urgenza, come fare la spesa, e sanitari). Resta la solita deroga delle feste: si potrà fare visita a parenti o amici non conviventi solo una volta al giorno e massimo in due persone conviventi (oltre i figli sotto i 14 anni), senza uscire mai dalla propria regione di residenza. Sarà poi sempre possibile raggiungere la seconda casa, ma solo se nella stessa regione di residenza e per un solo nucleo famigliare. E' poi sempre possibile tornare nella propria abitazione. Negozi, bar e ristoranti resteranno chiusi, ma sono sempre previste l'asporto o le consegne a domicilio, fino alle 22.

Approfondisci:

Quando iniziano i saldi, le date regione per regione

Quando iniziano i saldi, le date regione per regione

Da 7 gennaio l'Italia si tinge di giallo

Dal 7 gennaio, finalmente, l'Italia torna a essere zona gialla. Dunque, saranno liberalizzati gli spostamenti, anche tra regioni, e riapriranno bar, ristoranti (fino alle 18, poi solo asporto o consegne a domicilio) e negozi, che naturalmente dovranno continuare a rispettare le regole anti-contagio sugli ingressi contingentati e le limitazioni ai clienti a tavola. Al momento è prevista anche la riapertura delle scuole, anche se alle superiori resta una didattica a distanza per almeno il 50% degli studenti. Resta il coprifuoco dalle 22 fino alle 5 del mattino. A quel punto, ovviamente, bisognerà vedere se la curva dei contagi continuerà a scendere: nel caso non fosse così, potrebbero essere presi altri provvedimenti.

Approfondisci:

Palestre, piscine, cinema e teatri: verso il rinvio della riapertura

Palestre, piscine, cinema e teatri: verso il rinvio della riapertura