Venerdì 19 Aprile 2024

Giornata della Terra, la "lista nera" dei cibi che inquinano

Nella black list di Coldiretti spiccano le noci delle California, le more del Messico, gli asparagi del Perù e i fagiolini d'Egitto: ecco quanta Co2 consumano Giornata della Terra, nel 2018 è 'guerra' alla plastica Giornata della Terra: il film e le serie TV imperdibili

Giornata della Terra: la black list dei cibi inquinanti (Ansa)

Giornata della Terra: la black list dei cibi inquinanti (Ansa)

Roma, 21 aprile 2018 - Uno magari si sente 'green' nell'animo, mangia molta frutta e verdura, fa la raccolta differenziata e si sposta in bici. Ma potrebbe non conoscere quali sono i cibi più inquinanti per il nostro Pianeta. In occasione della Giornata della Terra, ci pensa Coldiretti a stilare la 'lista nera' di tutto quello che non dovrebbe stare sulle nostre tavole.

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LA LISTA NERA - In testa ci sono alimenti deliziosi: noci delle California, more del Messico, asparagi del Perù, melograni di Israele e fagiolini d'Egitto. Buoni e sani ma, per raggiungere l'Italia e le nostre case devono percorrere grandi distanze, con il conseguente consumo di petrolio e l'emissione di anidride carbonica.

IL CONSUMO AGGIUNTO - Qualche esempio? Un chilo di mirtilli raccolto in Argentina deve volare per più di 11.000 chilometri con un consumo di 6,4 chilogrammi di petrolio, che liberano 20,1 chilogrammi di anidride carbonica. E le noci dalla California? Devono percorrere quasi 9.000 chilometri, bruciando 5 chilogrammi di petrolio e liberando 15,6 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, mentre i fagiolini dall'Egitto, viaggiando in aereo per oltre 2.000 chilometri consumano 1,2 chilogrammi di petrolio ed emettono 3,8 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto. 

IL CHILOMETRO ZERO - Insomma, in due parole: abbasso la spesa che inquina e viva quella davvero verde, con prodotti che crescono il più vicino possibile a casa. Per incentivare la 'filosofia' del chilometro zero la Coldiretti ha previsto un'apertura straordinaria nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica in tutta Italia, a partire da Roma. Si sottolinea che acquistare prodotti a km 0 oltre a tutelare l'ambiente è anche un sostegno all'economia e all'occupazione locale. Dice il presidente Roberto Moncalvo: "Si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini ed è cresciuta insieme ai mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà". 

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