Genova, la sexy ballerina diventata killer. Ma sul web è un'icona anti violenze

La trans ha trucidato il marito. "Stava per ammazzarmi". Selfie hot e maliconie: su Facebook aveva centinaia di seguaci

Alessia Mendes, nelle foto postate sul suo profilo Facebook

Alessia Mendes, nelle foto postate sul suo profilo Facebook

Genova, 24 giugno 2017 - Scavando nei social, la sofferenza di Alessia emerge in tutto il suo vigore. Il delitto del marito in una zona industriale di Genova, da parte della avvenente ballerina italo-brasiliana, è la punta sanguinosa dell’iceberg e la travagliata vita della coppia viene in queste ore ripercorsa a ritroso dagli inquirenti. «No alla violenza sulle donne» e la sua foto sexy ritoccata nel classico simbolo del web per segnalare una presa di posizione forte contro i femminicidi e gli abusi degli uomini. Scorrendo la bacheca della 40enne nessun commento, nessun messaggio, nessun segnale d’amore da parte del compagno che aveva scelto e poi ha trucidato in casa. Non un caso.   L’ennesima violenta lite in casa per motivi banali: Alessio Rossi, meccanico disoccupato di 35 anni, tenta di fuggire, ma non fa in tempo a raggiungere le scale, stramazza a terra e muore per le coltellate. «L’ho accoltellato per difendermi, mi picchiava sempre, era violento e pretendeva che io ubbidissi a tutto, ormai non mi amava più e mi trattava come una schiava. Quell’uomo aveva trasformato la mia vita in un incubo, ero costretta a uscire di casa con gli occhiali e le sciarpe anche d’estate per coprire i lividi che mi procurava», grida la killer 40enne. La donna, un trans che ha cambiato genere e stato anagrafico, regolarmente sposata con la vittima, è stata arrestata con l’accusa di omicidio. Rossi era stato denunciato e indagato due volte per maltrattamenti e lesioni nei confronti della donna. Per una prima vicenda era già stato rinviato a giudizio mentre per il secondo caso le indagini erano ancora in corso. Gli episodi si sarebbero verificati nell’ultimo anno. «Non appare del tutto inverosimile la versione che ha dato la donna, e cioè che abbia agito per difendersi», ha spiegato il procuratiore capo di Genova. Il medico legale che ha svolto la prima ispezione sul cadavere ipotizza che la vittima sia stata colpita da minimo tre coltellate. Non è escluso che Alessio Rossi, una vita travagliata e disordinata come quella della moglie, prima dell’ultima lite avesse assunto delle sostanze stupefacenti.   Bellissima, occhi chiari, décolleté sempre in vista nei selfie sui social. Alessia Mendes è una ballerina di lap dance con un passato da studentessa di Medicina. I suoi scatti hot su facebook vengono coperti di ‘like’ e commenti piccanti da parte degli amici e degli ammiratori. Ma dietro a questo paravento di spensieratezza Alessia sfoga il proprio dramma di donna maltrattata, la propria realtà quotidiana di violenze familiari denunciate, alla fine, alle forze di polizia. Sul proprio profilo social il malessere emerge. In modo anche evidente, con la scritta (ripetuta diverse volte) «Luto», che in portoghese vuole dire «lutto», ma anche «afflizione».