Tap, inammissibile l'emendamento che prevede l'arresto per chi entra nei cantieri

Il presidente delle Commissione Bilancio della Camera ha respinto il testo presentato dal governo, che puntava a far diventare i cantieri del gasdotto salentino interesse strategico nazionale

Manifestanti contrari al gasdotto (Ansa)

Manifestanti contrari al gasdotto (Ansa)

Roma, 17 dicembre 2017  - I cantieri Tap non diventeranno di interesse strategico nazionale, con il rischio di arresto per chi manifesta davanti o cerca di entrarvi. La Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibile l'emendamento alla manovra sul Tap presentato dal governo. 

Il presidente della Commissione Francesco Boccia lo ha annunciato avviando i lavori sulla legge di bilancio. L'emendamento rendeva il gasdotto nel salentino come la Tav. 

Il testo presentato riportava: "Al fine di garantire il regolare svolgimento dei lavori e tutelare la sicurezza del personale impegnato per la realizzazione dell'infrastruttura", venivano applicate le pene previste dal codice penale per chi senza autorizzazione avesse travalicato i confini del cantiere o ne avesse impedito l'accesso. Il Codice prevede anche l'arresto, da tre mesi ad un anno. 

Secondo il governo, per accellerare la realizzazione e limitare i disagi alla popolazione, le ulteriori autorizzazioni amministrative in materia ambientale e fitosanitaria sarebbero state adottate dalle amministrazioni centrali con l'ausilio dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dell'Istituto superiore di sanità. Ai due Istituti sarebbero stati destinati 700.000 euro in totale nel 2018.